Non andavo al municipio da quasi un anno e mezzo. Dalla prima seduta di consiglio comunale. Non è che sia cambiato molto. Fino a quando il sindaco Carmelo Pino non mi ha fatto entrare nel suo ufficio. Ad un tratto mi sono perso. Non solo l’ingresso era diverso ma sono state realizzate con il cartongesso un’entratina e un locale per la segreteria di cui non conoscevo l’esistenza. «Vedi – mi ha detto Pino – tutto a costo zero, o quasi. Questa porta l’abbiamo comprata poche decine di euro al centro commerciale, a montarla gratuitamente è stato il consigliere Franco Russo (di professione è falegname).

Franco Russo

Sapessi quanti lavori sta facendo gratis» ha concluso soddisfatto. Se fossi stato un fumetto si sarebbe accesa una lampadina sulla testa. “E se i consiglieri invece di perdere tempo in inutili ed estenuanti sedute in aula mettessero la loro professionalità a disposizione dell’ente?” mi sono domandato. Ed ecco apparirmi davanti professori che fanno doposcuola gratuito agli studenti più disagiati, commercialisti o avvocati che prestano patrocinio gratuito, maestri che danno lezioni di musica, e così via. Poi mi è venuto in mente Maurizio Munafò, per più legislature consigliere comunale. Nel corso della sua carriera politica ha comprato a sue spese arredi scolastici per le scuole, avviato una campagna per la sicurezza stradale distribuendo magliette con slogan per l’utilizzo del casco, messo a disposizione per gli anziani di grazia un locale da adibire a centro sociale. Alle scorse amministrative non è stato eletto. Leggendo i quotidiani vedo che a Mistretta o a Lipari i cittadini scendono in piazza per protestare contro i tagli dell’ospedale o del tribunale. A Milazzo niente. Così sono arrivato ad un assunto: questi sono i politici che ci rappresentano veramente.

GIANFRANCO CUSUMANO