“Giù le mani dal 118”. Oggi, domenica 27 agosto, si potrà sottoscrivere al Parco Corolla di Milazzo (tutto il giorno) una petizione per dire no al ridimensionamento del servizio di emergenza nel comprensorio di Milazzo. Venerdì 1 settembre, alle ore 17,30, nella sala convegni di Palazzo D’Amico a Milazzo, invece, è previsto un incontro pubblico/dibattito sul tema “Tutela del servizio di ambulanze medicalizzate del SUES 118 (Servizio di Urgenza Emergenza Sanitaria) della Provincia di Messina”. L’incontro, promosso dall’Associazione Maestrale di Milazzo, con la collaborazione del Consigliere Comunale Simone Magistri, ha lo scopo di informare la cittadinanza sull’importanza, l’efficienza ed i risultati raggiunti in questi anni dal Servizio 118 di Messina, nonché sui rischi connessi alla soppressione di numerose ambulanze medicalizzate nel territorio provinciale messinese, prevista nei recenti documenti di programmazione sanitaria regionale.

Nel corso dell’incontro sarà altresì possibile sottoscrivere la petizione lanciata nelle scorse settimane dallo Snami Messina per scongiurare lo smantellamento del 118 di Messina e la soppressione di diversi Presidi territoriali d’emergenza sul territorio provinciale.

I TAGLI. Nel piano programmatico dell’assessorato regionale alla Sanità, infatti, viene previsto un drastico taglio delle ambulanze medicalizzate che nel territorio della provincia di Messina prevedrebbe solo 13 Mezzi soccorso avanzato (Msa) contro le precedenti 37 di cui 27 medicalizzate. «I tempi di risposta e di intervento del sistema emergenza-urgenza non verrebbero assolutamente garantiti entro quanto previsto dalla conferenza Stato-Regioni (20 minuti in ambiente extra-urbano e 8 in ambiente urbano) – si legge nella petizione –  la distrazione di gran parte del personale medico dalle ambulanze comporterebbe il fallimento degli obiettivi di funzionamento delle reti tempo-dipendenti già operative sul territorio della provincia di Messina con risultati pari a quelli ottenuti nelle regioni d’Italia più virtuose; la chiusura dei Pte (Presidi territoriali d’emergenza)/PPI (Punti di primo intervento) già operanti sul territorio della provincia di Messina comporterebbe il venir meno dell’azione di filtro operata sugli accessi ai pronto soccorso oltre il venir meno delle risposte ai bisogni immediati di salute richiesti da parte degli utenti».

LA RICHIESTA. Con la raccolta firme si chiede il mantenimento della attuale distribuzione territoriale delle ambulanze ( sia con medico a bordo che senza), nonché dei PTE/PPI, in quanto economicamente più convenienti rispetto alla loro riduzione o parziale chiusura, a fronte dei vantaggi in termini di salute e sicurezza sociale che essi sono stati finora in grado di fornire ed erogare; l’ applicazione delle deroghe previste dalla norma “compatibilmente  con  le  peculiarità demografiche e territoriali di  riferimento  nell’ambito  della  loro autonomia organizzativa”, tenendo conto che per la stima del fabbisogno dei mezzi di soccorso avanzato (MSA) è fondamentale l’applicazione di «un necessario correttivo specifico per la copertura ottimale nelle zone di particolare difficoltà di accesso», come le aree considerate geograficamente e meteorologicamente ostili o disagiate, in ambiente montano o con collegamenti di rete viaria complessi e conseguente dilatazione dei tempi, oppure in ambiente insulare, tenendo inoltre in considerazione il flusso turistico stagionale e la distribuzione dei presidi ospedalieri.

L’INTERVENTO DI MAGISTRI.  Il consigliere comunale di Milazzo Simone Magistri ha presentato una proposta di deliberazione per ribadire l’esigenza del mantenimento presso il territorio comunale di Milazzo dell’unica ambulanza medicalizzata in attività, che rischia a breve di esser soppressa a seguito della rimodulazione  del Sistema di Rete dell’Emergenza-Urgenza della Regione Siciliana, varata dall’Assessore Regionale alla Salute Gucciardi.

“Un provvedimento illogico – afferma Magistri – con il consapevole avallo di buona parte della deputazione, anche messinese, a sostegno del governo Crocetta nel cui contesto è altresì prevista la soppressione dell’ambulanza medicalizzata esistente presso il comune di Saponara, ed il mantenimento delle sole ambulanze medicalizzate di Torregrotta e Barcellona, destinate a servire un territorio molto ampio, con tempi di intervento che inevitabilmente si dilateranno ed il concreto rischio di metter in pericolo vite umane».

«Una scelta irragionevole – continua  – che priva un bacino di circa 50.000 abitanti e un’area, come la nostra, sede di impianti industriali a rischio di incidente rilevante, di un servizio essenziale, riducendo le attuali ambulanze a veri e propri taxi, producendo un ulteriore intasamento dei nostri pronti soccorsi e, soprattutto, compromettendo la rete tempo dipendente dell’infarto così come dell’ictus. Patologie per le quali è indispensabile per la salvezza del paziente il soccorso in tempi strettissimi con ambulanze dotate di personale medico a bordo. Una decisione rispetto alla quale occorre dunque una decisa e tempestiva presa di posizione da parte del consiglio comunale, a tutela del diritto alla salute dei cittadini milazzesi e dell’intero comprensorio della Valle del Mela».