Don Checchino, il mulino di Milazzo e la Buitoni 19 Marzo 2013 Rubriche Francesco Paolo Lo Presti nacque a Milazzo il 9 marzo 1873 in via Ottaviana (odierna Umberto I) da Francesco, l’industriale che fondò l’omonimo mulino di via dei Mille, e da Concetta Piraino. Con provvedimento adottato in data 29 maggio 1919 venne nominato Cavaliere del Lavoro. Industriale dalle svariate iniziative imprenditoriali (Birra Messina, Società Anonima Imprese Edilizie, etc.), don Checchino – così lo chiamavano i Milazzesi – diventò ben presto il dominatore incontrastato dell’industria molitoria milazzese. Francesco Paolo Lo PrestiLa crescita della sua potenza economica è attestata fra l’altro – come si evince da alcuni documenti contabili degli anni Trenta – dalla sottoscrizione di 4.750 azioni della “Gio. & F.lli Buitoni” e dal possesso di circa 400 obbligazioni della “Società Elettrica per la Sicilia Orientale” (Seso). Affiancò all’attività imprenditoriale quella politica: fu sindaco di Milazzo e deputato regionale. Nel maggio 1947 ebbe l’onore di presiedere, nella qualità di «deputato anziano», la storica prima seduta dell’Assemblea Regionale Siciliana. Morì a Milazzo l’otto agosto 1948. Dopo la sua morte, l’incarico di presidente del consiglio di amministrazione della «F. Lopresti & Figli S.p.a.», da lui ricoperto per lungo tempo, venne affidato alla moglie Giovanna Lombardo. Erroneamente viene spesso additato come il fondatore del mulino di via dei Mille, sorto invece nel 1897 per iniziativa del padre Francesco (1835-1900), il quale fece tesoro dell’esperienza maturata negli anni precedenti (1879-1897), quando insieme al suocero Francesco Piraino ed al cognato Stefano Piraino impiantò e gestì il mulino a vapore «La Famiglia», che sorgeva nell’area oggi occupata proprio dagli uffici dell’ormai ex mulino Lo Presti. MASSIMO TRICAMO Condividi questo articolo Facebook Twitter Email Print Whatsapp Linkedin Visite: 3.690 CONTINUA A LEGGERE SU OGGIMILAZZO.IT