Il sequestro del Nuovo Circolo tennis e vela da parte della Capitaneria di Milazzo (FOTO ARCHIVIO OGGI MILAZZO)Circolo del Tennis e Vela, i ragazzi della vela rimangono con le attrezzature “sequestrate” 21 Agosto 2017 Cronaca 3 Commenti Tempo di sfoghi per i componenti del Circolo Tennis e Vela. La struttura di via Francesco Crispi, sul lungomare Garibaldi, rimane sequestrata su disposizione della Procura di Barcellona per una storia di canoni demaniali non pagati (ma che erano in fase di transazione). I sigilli posti dalla Capitaneria di Porto lo scorso 7 agosto non solo hanno bloccato l’attività sportiva che si portava avanti all’interno ma è stato impedito a chiunque di accedervi (compreso Ragusi che ne è il custode giudiziario) bloccando anche le attrezzature sportive custodite nei magazzini. Ieri, con due post distinti, sono ritornati sulla vicenda sia Francesco Iannucci che da anni porta avanti una scuola di vela all’interno del circolo che il presidente Pino Ragusi che ipotizza interessi di privati sull’area. «Avrei voluto scrivere raccontando un successo sportivo della squadra agonistica del Nuovo circolo del tennis e della vela di Milazzo che proprio oggi avrebbe dovuto partecipare al campionato zonale (regionale) della classe 555 FIV e che lo scorso anno ha visto l’equipaggio mamertino sul terzo gradino del podio – scrive Iannucci – invece scrivo una storia un po’ più triste, di un Associazione Sportiva Dilettantistica sequestrata e di tutte le attrezzature sportive rimaste bloccate all’interno e l’impossibiltà di poterle recuperare (anche se non sono oggetto di sequestro) e di un gruppo di ragazzi che si trovano dopo un anno di allenamenti a dover rinunciare, loro malgrado, a questo importante appuntamento». La scuola vela del Nuovo Circolo del Tennis e della Vela di Milazzo è l’unica riconosciuta dalla Federazione Italiana Vela della provincia di Messina, una scuola che Iannucci dirige dal 2012 ma che esiste da decenni e che ha portato a mare centinaia di ragazzini, organizzato manifestazioni veliche e portato i propri atleti a grareggiare nei mari e laghi della penisola. «Oggi purtroppo i miei ragazzi dell’agonistica e i miei piccoli allievi della scuola non hanno più un circolo dove potersi allenare e poter imparare i rudimenti della vela da Istruttori e aiuto istruttori che con grande passione e tanti sacrifici hanno portato avanti questa bella realtà di sport giovanile». Di tutt’altro tenore il post di Ragusi, imprenditore del settore alberghiero, già candidato a sindaco con “Noi con Salvini”. «A tutt’oggi nonostante le richieste di dissequestro dopo oltre 12 giorni è stato risposto negativamente per quanto riguarda lo specchio d’acqua – scrive – ma si attende ancora la risposta sulla parte terrestre. Certo è un momento di ferie e chissenefrega di chi ingiustamente sta subendo le conseguenze di un atto che non li riguarda. Naturalmente siamo ricorsi al Tribunale del Riesame, ma si sa : i tempi sono quelli che sono». Ragusi sottolinea che «nel frattempo abbiamo rateizzato tutto il debito e pagato le prime rate concordate prima del sequestro con l’Ufficio Demanio che non è stato contatto dalla Procura prima di firmare il provvedimento». «Questa storia assurda mi fa riflettere su alcune cose : Perchè in tanti anni non veniva pagato alcun canone e nessuno interveniva e adesso che volevamo comportarci onestamente siamo stati colpiti così duramente e ingiustamente ? Perché il sequestro è stato effettuato proprio il mese di Agosto e non prima? Perché non è stato interpellato il padrone di casa (Demanio) ? Perché si procede contro una Associazione Sportiva senza scopo di lucro mentre non vengono prese in considerazione altri situazioni simili riguardanti attività economiche ? (nel nostro territorio ne contiamo almeno una decina con debiti ben superiori al nostro !!!) Perché mi viene affidata la custodia ma mi viene impedito l’ accesso?». Il presidente del Nuovo Circolo Tennis e Vela in carica da Agosto 2016 conclude: «Il mio cattivo pensiero va al fatto che il territorio occupato dallo storico Circolo è diventato appetibile da qualche potente per delle lucrose attività e, lo diceva un nostro popolare politico : A pensare male si fa peccato, ma spesso si indovina». Condividi questo articolo Facebook Twitter Email Print Whatsapp Linkedin Visite: 4.238 CONTINUA A LEGGERE SU OGGIMILAZZO.IT