VIDEO. La notizia è ufficiale: a Milazzo la mafia non esiste. Si tratta di pinzellacchere, avrebbe detto Totò. L’arresto del boss barcellonese Filippo Barresi, avvenuto dopo 19 mesi di latitanza in una villetta a due passi dallo stadio Grotta Polifemo, è passata quasi inosservata in città. Se a Barcellona hanno fatto a gara a chi faceva per primo il comunicato di felicitazioni per l’arresto, a Milazzo si è registrato un silenzio di tomba. Non pervenuti il sindaco Carmelo Pino, il consiglio comunale, le associazioni cittadine, i commercianti. Tutti zitti, tranne l’associazione antimafia “Rita Atria” che però ha da sempre il baricentro nella città del Longano.

Filippo Barresi

Incontrando un consigliere comunale l’ho buttata lì: «Ma come mai non avete fatto neanche una nota sull’arresto del boss?». Me ne sono pentito immediatamente: «Per ora stiamo lavorando su questa storia del dissesto comunale…e poi chistu mancu i milazzu è». In sostanza: «mica il boss era di Milazzo, sono affari di Barcellona, è stato un caso che fosse qui». Ho obiettato che era stato arrestato anche il milazzese Salvatore Cuttone, proprietario della villetta, che gli investigatori stanno indagando su interessi e connivenze della mafia nella città del Capo. Il consigliere si era già dileguato mentre farfugliava alla moglie dell’esigenza di buttare la pasta. Forse ha ragione lui. In fondo a Milazzo la mafia non esiste. E’ solo di passaggio.

GIANFRANCO CUSUMANO

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