ISTITUTO ISTRUZIONE GUTTUSO. Tutte le scuole di Milazzo, come, del resto, quelle di ogni parte d’Italia, lavorano per l’integrazione dei disabili, con piani didattici specifici e con iniziative particolari. Anche la nostra, il Liceo Artistico “R. Guttuso”. Abbiamo in classe un compagno affetto da sindrome autistica, e stiamo concludendo il percorso quinquennale degli studi superiori insieme a lui. Vogliamo parlarne e dare la nostra testimonianza. Lui, passo dopo passo si è inserito nell’ambiente scolastico, adattandosi ai nostri spazi, conoscendo il lavoro della classe, imparando, pian piano, a condividere con noi compagni alcune attività. Ha conosciuto i nostri nomi, con la mediazione della docente specializzata ha iniziato a familiarizzare e a comunicare con alcuni di noi, nel modo sintetico e sfuggente che gli è proprio. L’inclusione è un processo lento e non privo di difficoltà, con passi in avanti e fermate improvvise. La classe, nel suo insieme, ha fatto un cammino di integrazione, attraverso attività anche ludiche ed artistiche. Non si possono dimenticare i progetti dedicati, come il concorso “Calimero”, che ci ha visti protagonisti di cortometraggi (interamente ideati e girati a scuola), di sessioni fotografiche, di produzioni grafiche (poster, brochure) e la realizzazione di originali gadget. Quest’esperienza ci ha reso consapevoli e sensibili nei confronti delle problematiche legate all’autismo.

Ma cos’è l’Autismo? L’Autismo è un complesso disturbo neurobiologico che colpisce in media un bambino ogni 150, i cui sintomi si manifestano i primi due-tre anni di età. Vi sono profili diversi nell’Autismo: alcuni bambini presentano ritardo mentale, gravi problemi nel linguaggio e difficoltà marcate nel comportamento adattivo e nell’interazione sociale. Altri bambini, invece, mostrano un livello cognitivo buono, in alcuni casi alto (high functioning), tuttavia in loro permane la compromissione dell’interazione sociale e delle competenze pratiche e comunicative. L’adolescente con autismo ha diritto a frequentare la scuola di tutti e a ricevere trattamenti adatti alla sua età e alla sua disabilità. Il compito della scuola è quello di eliminare i pregiudizi attivando un piano di inclusione che favorisca la completa integrazione di coloro che sono affetti da questa disabilità. Non è facile, tuttavia, e in alcune occasioni si risveglia il dibattito pubblico con campagne informative dedicate.

Il 2 aprile scorso, ad esempio, si è celebrata la decima Giornata Mondiale della consapevolezza sull’Autismo, con l’obiettivo di migliorare la vita delle persone affette da sindrome autistica e contrastarne la discriminazione. Anche il MIUR ha segnalato alle scuole italiane l’iniziativa, attivandosi per l’esercizio dei diritti di studenti e studentesse con autismo .

Il colore scelto per promuovere la ricorrenza è il blu, che già da qualche anno illumina importanti monumenti di tutto il mondo come l’Empire State Building di New York o le piramidi di Giza. Per supportare le famiglie di ragazzi autistici, a Barcellona P.G. è stata istituita, nel 2008, una sezione dell’Angsa, che ha avviato il “Progetto dopo di noi”. Nei locali del centro, infatti, si sviluppano una serie di attività legate all’interazione sociale, alla comunicazione e all’avviamento ad una formazione lavorativa idonea, ove possibile. Fare rete, in questi casi, è molto importante, per superare la fatica e l’isolamento nella gestione dei giovani con autismo. In occasione del 2 aprile 2017, noi alunni della VF del Liceo Artistico abbiamo realizzato per l’Angsa, con la collaborazione dei nostri professori, (di progettazione, di laboratorio, di sostegno), alcune brochure inerenti all’evento. Un piccolo contributo, che ci ha fatto sentire utili.  Quello che conta molto, però, è la quotidianità. Chi guarda dal di fuori vede la qualità di alcuni lavori, la particolarità di certi eventi, ma la forza dell’esperienza di integrazione degli alunni speciali è nelle piccole cose di ogni giorno

Se solo si potesse realizzare un sogno, vorremmo che la vita riservi a questi ragazzi tutto ciò di cui hanno bisogno, affinché possano sentirsi bene con se stessi e con l’ambiente esterno, poiché l’Autismo non fa la diversità.

 

 MARTINA MAVILIA, VALERIO PINZONE VF

Liceo Artistico