Il giornalista milazzese Riccardo Orioles, da sempre impegnato in battaglie antimafia, ha ottenuto i benefici della legge Bacchelli. Lo rende noto il vicepresidente della Commissione Antimafia, Claudio Fava, sul suo profilo Facebook. «Oggi, 21 marzo, giornata della memoria: che per una volta non è solo esercizio della memoria ma si fa cronaca e storia. Per la prima volta una vita spesa per scrivere sulle mafie e sui suoi innominabili amici è considerata titolo di merito civile, non di solitario accanimento», scrive.

«Orioles è stato uno dei giovani formati da Pippo Fava nella redazione de I Siciliani – commenta da Locri don Ciotti che sta partecipando alla manifestazione – Ha ereditato la passione, rappresenta l’etica di un giornalismo libero da condizionamenti, un giornalismo di cui abbiamo oggi bisogno: puntale, critico, capace di informare con onestà».

Nato a Milazzo, 68 anni, Orioles qui comincia negli anni settanta con il giornalismo «impegnato» in piccoli giornali locali e le prime radio libere. Assieme a Pippo Fava ha fondato nel 1982 e poi sostenuto il mensile «I siciliani», edito a Catania, l’unico giornale cittadino che all’epoca denunciava le attività illecite di Cosa Nostra. Il giornale si occupava di massoneria, mafia e politica; gli autori dichiaravano di voler pubblicare inchieste rigorose, e portare alla luce ciò che la mafia per anni aveva fatto al buio. Giuseppe Fava, a un anno dalla nascita del giornale, venne ucciso dalla mafia. Orioles da anni vive in condizioni economiche precarie con una pensione di vecchiaia che non gli consente di sostenere le cure per le sue patologie cardiache. Per concedere al giornalista i benefici della Legge Bacchelli si erano mobilitati – anche attraverso una petizione – cittadini e istituzioni. La Legge Bacchelli, nata a metà degli anni Ottanta, garantisce – tramite un fondo ad hoc – un vitalizio a favore di cittadini illustri in stato di particolare necessità. Deve il nome al suo primo, previsto, beneficiario, lo scrittore italiano Riccardo Bacchelli che però non riuscì ad usufruirne perché morì due mesi dopo l’approvazione della norma.

 

Subscribe
Notificami
guest
5 Commenti
Newest
Oldest Most Voted
Inline Feedbacks
View all comments
marco
marco
7 anni fa

A quanto ammonta il “vitalizio”? Non è dato sapere …

Lavorando poco e niente
Lavorando poco e niente
7 anni fa

Umanamente la vicenda fa credere in un’Italia migliore.Ma stando ai fatti, questo signore ha avuto la fortuna di avere gli amici giusti al posto giusto e, lavorando poco e niente, ora si godrà un vitalizio.Mentre c’è gente che, dopo tanti anni di lavoro, non avrà la stessa fortuna.Una pensione decorosa per chi ha sempre lavorato dovrebbe essere garantita anche a chi non ha gli stessi amici.

Antonio
Antonio
7 anni fa

Se in Italia non ci fossero troppi ladroni, la pensione giusta ci sarebbe per tutti. La differenza sta tra il politico che deve servire il paese ed il politico che si serve del paese per gonfiare le proprie tasche. Probabilmente se questo signore avesse usato la penna solo a favore di un certo sistema oggi avrebbe di che vivere, ma evidentemente non è andata così .

senzapelisullalingua
senzapelisullalingua
7 anni fa

La legge Bacchelli non si nega a nessuno … basta saperla chiedere e la danno a chiunque… e pantalone paga!!!

Nicola Pètrina
Nicola Pètrina
7 anni fa

Che bella notizia. Lo Stato ogni tanto mostra il suo volto migliore. Un vero orgoglio per Milazzo, città natale di Riccardo.