Tutti contro la Soprintendenza, comitati e politici contestano l’okay al termovalorizzatore A2A 13 Febbraio 2017 Ambiente 6 Commenti Il comitato NO CSS Inceneritore Valle del Mela annuncia una battaglia serrata contro l’atto prodotto dal nuovo soprintendente di Messina con il quale – ribaltando un precedente parere dell’ente – rilascia il nulla osta al progetto di termovalorizzatore all’interno della centrale A2A Energiefuture. L’appello è rivolto all’Assessorato regionale ai Beni culturali a cui si chiede di valutare l’annullamento del parere negativo rilasciato a firma di Orazio Micali. «Un provvedimento che è irrituale e inusuale considerato anche l’approvazione del piano paesaggistico che indica nettamente l’impossibilità alla realizzazione dell’impianto», scrivono. «Le amministrazioni comunali, i consigli comunali e la politica regionale, che in quasi tre anni di quotidiana lotta hanno espresso la totale contrarietà alla realizzazione dell’inceneritore, non possono stare a guardare – esortano – e devono urgentemente intervenire; la politica nazionale si attivi presso il Ministero dei Beni Culturali». Sulla questione è intervenuto anche l’Adasc che da quasi tre anni segue giornalmente la vicenda. «Il piano paesaggistico è stato approvato con decreto dell’Assessore Regionale e parla chiaro! L’inceneritore di A2A non può essere realizzato. La soprintendenza deve solo prendere atto di quanto contenuto nel piano e formulare il parere senza nessun tipo di interpretazione personale». L’onorevole Santi Formica, presidente della “Commissione per la criticità ambientale della valle del Mela”, pensa di essere su “Scherzi a parte”. «Incredibile ma vero sembra di essere su scherzi a parte, ma….ci si rende conto che spesso la realta può superare anche i peggiori incubi. Formica ripercorre la storia della centrale prima Enel, poi Edipower, infine A2a. «Si tratta di una centrale assolutamente superflua – scrive – essendo ormai completata la interconnessione con la rete elettrica nazionale e quindi europea ed essendo inoltre diminuito il fabbisogno di energia, si inventa un progetto di trasformazione del ciclo produttivo attraverso la realizzazione di un termovalorizzatore di rifiuti, in tal modo evitando fra l’altro la bonifica del sito da dismettere previsto dalla legge e realizzandolo attraverso gli incentivi previsti per il ciclo rifiuti un grande affare». L’onorevole si chiede «come può il governo Crocetta mantenere in carica un dirigente che contraddice ciò che in commissione hanno affermato il dirigente e il capo gabinetto dell’assessore ai Beni Culturali. Su precisa domanda se il piano pesaggistico poteva prevedere quel tipo di impianto – scrive il deputato di San Pier Niceto – hanno risposto all’unisono “tassativamente no” e che, anzi, qualsiasi iniziativa in tal senso intrapresa da altri sarebbe da considerare illegittima e contro legge». Strali anche da Angela Bianchetti, consigliere comunale di Fratelli d’Italia a Pace del Mela. Chiederà la convocazione di un consiglio comunale urgente. «La soprintendenza ha l’obiettivo di tutelare i beni paesaggistici culturali e ambientali e la nota del soprintendente di Messina percorre la strada opposta – scrive il consigliere – da consigliere comunale e da ambientalista convinta sono pronta ad iniziare una nuova battaglia contro chi cerca di non applicare quanto contenuto nel piano paesaggistico dell’ambito 9». Bianchetti in una nota cita il documento. «Il piano indica inoltre che deve essere prevista la graduale e progressiva eliminazione degli impianti anzidetti e una riconversione produttiva dell’area che non confligga con la sua naturale vocazione paesaggistica. É chiaro e logico che non é possibile realizzare altri impianti industriali considerato che anzi quelli esistenti devono essere eliminati». Condividi questo articolo Facebook Twitter Email Print Whatsapp Linkedin Visite: 3.036 CONTINUA A LEGGERE SU OGGIMILAZZO.IT