Petroliera ai pontili della Ram che si affacciano sulla Marina Garibaldi (foto archivio facebook/Carmelo Fulco)Odori molesti a Milazzo, riflettori puntati sulle petroliere 9 Febbraio 2017 Ambiente 13 Commenti Sarebbero le “solite” petroliere in rada o intente nelle operazioni di carico e scarico ai pontili della raffineria Eni – Kuwait, le principali indiziate degli odori molesti che hanno ammorbato il centro di Milazzo. Ormai è un fenomeno che si ripete ciclicamente quando i venti spirano verso Capo Milazzo. Nel “dubbio” alla Ram sono state rallentate le operazioni ai pontili del colosso industriale. Le proteste dei cittadini sono state molteplici. L’odore molesto era quello di benzina, “prodotto finito” e non in lavorazione, dunque. Il sindaco Giovanni Formica ha allertato sia l’Arpa che la prefettura di Messina. Ancora il comune attende dall’ Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente il “campionatore” che consente di raccogliere e analizzare in tempo reale le cosiddette “emissioni fuggitive”. Problemi che comunque, si sono fatti persistenti nell’ultima settimana. Gli eventi si sono verificati a San Filippo del Mela, principalmente nella frazione di Archi, e a Pace del Mela, nella contrada Passo Vela, tristemente conosciuta come il quartiere delle donne con le parrucche. «Oggi invece – attacca Peppe Maimone dell’associazione Adasc – il centro cittadino di Milazzo è stato investito da un persistente odore di pura matrice industriale presumibilmente di origine petrolifera». “Questa situazione – spiega Maimone – crea un grave pregiudizio per la salute pubblica, soprattutto per la popolazione più a rischio. Stamattina ho ricevuto decine di segnalazione di cittadini preoccupati per l’esposizione all’azione di agenti inquinanti potenzialmente dannosi per la salute pubblica e per la presenza di una maggiore incidenza di patologie ambientali. L’Associazione ribadisce la necessità di avviare ispezioni straordinarie ed urgenti all’interno delle industrie per fare luce su questo annoso problema. Suggeriamo l’istituzione di un tavolo per dare risposte concrete al territorio con la presenza della Prefettura di Messina, dell’Assessorato Regionale Territorio e Ambiente, Arpa, Città Metropolitana di Messina, Asp, Capitaneria di Porto, Amministrazioni Comunali e Associazioni ambientaliste». Dell’accaduto sono state informate tutte le istituzioni nazionali, regionali e territoriali preposte alla tutela dell’ambiente e della salute pubblica. Condividi questo articolo Facebook Twitter Email Print Whatsapp Linkedin Visite: 3.739 CONTINUA A LEGGERE SU OGGIMILAZZO.IT