Censimento, l’Istat paga ma il comune se lo ”dimentica” 8 Dicembre 2012 Cronaca “L’Istat ha versato i soldi per i rilevatori del censimento ma il comune non li ha mai saldato”. A ritornare all’attacco sul mancato pagamento delle spettanze destinate ai coordinatori e rilevatori è il consigliere Antonino De Gaetano. “Dopo la mia interrogazione, di cui aspetto ancora risposta ufficiale per iscritto – si legge nel comunicato stampa – l’assessore Pippo Midili, invece, ha ritenuto piu’ opportuno fare un comunicato stampa. Ho atteso qualche giorno, invano, quindi rispondo al comunicato. Aver sollevato un problema riguardante dei giovani o meno giovani che in una situazione di crisi hanno prestato un servizio per il comune e sono stati retribuiti solo parzialmente, non al 40% come ho indicato provocatoriamente, ma non in egual misura, a quanto lei dice pari alla media del 75%, significando che non tutti hanno avuto la stessa percentuale di retribuzione, quindi la mia interrogazione non e ‘ assolutamente infondata. Aver sollevato questo problema a pochi giorni dal dissesto significa pagare quanto dovuto a chi vive una situazione di difficolta’, come i disoccupati che hanno prestato la propria opera per il censimento. E’ un segnale da dare alla comunita’ milazzese, perche’ i nostri concittadini percepiscono che in questo momento si e’ intenti soltanto a salvare l’indennita’ del sindaco e degli assessori, vedi determina dirigenziale dell’8 novembre, dalla voragine che si aprira’ con il dissesto”. Nino De Gaetano“Le faccio un invito assessore – continua De Gaetano – dato che i soldi sono stati inviati dall’Istat, liquidi totalmente quanto dovuto, e faccia un atto di buona volonta’ verso questi “lavoratori piu’ che precari”. Perche’ dobbiamo tanto alle fasce deboli della nostra cittadinanza, basti pensare a quanto abbiamo messo nei nostri bilanci per i servizi sociali, praticamente zero.Non riuscendo a realizzare cose piccole, come l’apertura di centri per anziani nel nostro territorio. E quanto invece questo comune ha speso per rappresentanza (vedi interrogazione del collega Di Bella) o dell’enorme mole dei debiti fuori bilancio, di cui bisogna valutare l’utilita’ che ne ha avuto il nostro comune. Ci apprestiamo a votare il dissesto per il Comune di Milazzo, mi auguro che il dopo dissesto o non dissesto, questa politica, questa amministrazione, questo consiglio abbiano la capacita’ di una svolta,in caso contrario dobbiamo lasciare il passo a una nuova generazione politica”. Condividi questo articolo Facebook Twitter Email Print Whatsapp Linkedin Visite: 2.113 CONTINUA A LEGGERE SU OGGIMILAZZO.IT