(FOTO OGGI MILAZZO)Milazzo, sette associazioni locali contro l’aeroporto del Mela 8 Gennaio 2017 Cronaca 13 Commenti Domani, alle 19,30, il consiglio comunale di Milazzo ospiterà in una seduta straordinaria, i vertici della holding indiana Panchavaktra interessati alla realizzazione di un aeroporto tra Milazzo e Barcellona. Sono sette le associazioni pronte a schierarsi contro il progetto ritornato in auge grazie al tour promozionale tra le varie istituzioni locali e regionali promosso dal comitato guidato dall’ingegnere barcellonese Carmelo Di Bartola. Italia Nostra – Milazzo, Legambiente Dei Peloritani, Legambiente Del Tirreno – Milazzo, Legambiente Del Longano – Barcellona, Associazione ”Io Ti Invito”, Associazione Conservazione Tradizioni Popolari E Colturali Della Piana Di Milazzo, Zerowaste – Circolo Di Milazzo e Associazione ”Amici Di Milazzo” sottolineano che il progetto prevederebbe la realizzazione di ”un aeroporto privato, civile e cargo, come base logistica di scambio transcontinentale con i paesi dell’Oriente”. «Si tratterebbe in altre parole – scrivono – di un’operazione commerciale, che peraltro – da quel che è possibile capire – solo subordinatamente consentirebbe alcuni voli civili e turistici. Ancora una volta viene proposta un’operazione demagogicamente definita moderna, foriera di occupazione e sviluppo, i cui contorni non sono interamente esplicitati. Ciò mentre aeroporti, soprattutto meridionali, di pari dimensioni vengono chiusi o ridimensionati». Le associazioni, precisano in una nota congiunta, che «pur non essendo contrarie a opere che favoriscano sviluppo e occupazione e ferme» rimangono perplessi sulla fattibilità dell’opera anche in vista della genericità delle informazioni finora fornite ed «esprimono la loro netta contrarietà alla localizzazione di tale opera nella Piana fra Milazzo e Barcellona P.G. (nel progetto definita Valle del Mela)». Nel documento entrano nel dettaglio e spiegano le ragioni in cinque punti: 1- l’opera (una pista lunga 2400 metri e larga 500 + hangar e servizi) è prevista a cavallo – e nel tratto di maggior turbolenza – della fiumara del Mela, la cui ”fragilità” a causa degli interventi su esso operati (cave, deviazioni, privatizzazioni, ponti ferroviario e autostradale) ha causato frequenti e devastanti esondazioni; inoltre, data la larghezza di 300 metri del letto, le indispensabili strutture poggerebbero nel greto e di fatto costituirebbero una ulteriore ”diga” compromettendo ulteriormente il dissesto idro-geologico in atto; 2- l’area interessata si trova in linea d’aria a troppo breve distanza da un’area industriale comprendente grandi complessi come la Raffineria di Milazzo e dalla Centrale Termoelettrica con conseguenti gravi rischi per la sicurezza; 3- il comprensorio del Mela e della Piana di Milazzo è stato dichiarato ”Area ad elevato Rischio di Crisi Ambientale” dall’Assessorato Regionale Territorio e Ambiente in data 4/9/2002; la stessa dichiarazione citata ed il Piano Paesaggistico adottato il 29/12/2016 indicano esclusivamente nel risanamento e nelle bonifiche la direttiva di ogni intervento sul territorio; 4- la localizzazione dell’opera è prevista in una zona molto antropizzata per la presenza di contrade fitte di abitazioni, e il trasporto aereo, secondo l’Associazione Medici per l’Ambiente, comporta inquinamento atmosferico, acustico ed elettromagnetico con conseguenti rischi di malattie cardiovascolari e neoplastiche, inquinamento che si aggiungerebbe all’inquinamento già esistente; 5- l’area che dovrebbe essere espropriata per essere occupata dall’aeroporto e da tutte le infrastrutture connesse è caratterizzata da un’attività agricola d’eccellenza costituita da rinomate realtà produttive floro-vivaistiche, che rappresentano una fondamentale attività economica del territorio e un importante fattore di occupazione; un insediamento invasivo e inquinante, come quello progettato, distruggerebbe le attività sui terreni da espropriare e danneggerebbe gravemente quelle degli immediati dintorni. Le associazioni, ricordando che gli Enti preposti all’Aviazione Civile e Commerciale hanno espresso «forti perplessità e critiche in merito alla fattibilità, al traffico ipotizzato, alla compatibilità e capacità delle rotte», rimarcano che l’opera sareebbe un “corpo estraneo” e chiedono un incontro a breve con la Giunta Regionale e le Amministrazioni dei Comuni in cui ricade l’opera. Condividi questo articolo Facebook Twitter Email Print Whatsapp Linkedin Visite: 2.797 CONTINUA A LEGGERE SU OGGIMILAZZO.IT