Chiude D'Anila Sport, l'attività fu inaugurata nel 1910Arriva il 2017, a Milazzo chiudono una decina di piccoli negozi 2 Gennaio 2017 Cronaca 8 Commenti Ninni D’Amico Il 2017 porta via l’anno vecchio ma anche una decina di attività commerciali nel centro di Milazzo. Si tratta per lo più di negozi a conduzione familiare che hanno chiuso i battenti la sera del 31 dicembre. A costringerli ad alzare bandiera bianca non solo la presenza dei centri commerciali all’ingresso del comune ma anche la crescita degli acquisti online anche nel settore moda e tecnologia. Sempre più frequente la pratica di provare indumenti e calzature nei negozi e poi acquistarli a prezzi vantaggiosi su internet. Uno dei negozi a chiudere battenti ha oltre cento anni di storia, si tratta di D’Anila Sport (il nome racchiude le iniziali dei nomi D’Amico – Ninni – Laura), attività commerciale avviata nel 1910 dal nonno ed omonimo del titolare, Antonio D’Amico. All’inizio del secolo scorso la famiglia D’Amico vendeva articoli per gli amanti della caccia e della pesca. Negli anni ’40 subentra Salvatore D’Amico, papà dell’attuale titolare che addirittura portò delle novità assolute, tutto l’occorrente per fare attività sportiva: le scarpe da tennis della Superga, pantaloncini rigorosamente blu e maglietta bianca. Una divisa scelta principalmente per l’ora di educazione fisica a scuola. Negli anni ’70 prende le redini Ninni D’Amico che, complice l’austerity e il divieto di utilizzare automobili nel fine settimana, contribuisce alla diffusione dei pattini a rotelle che diventano l’oggetto del desiderio: a Milazzo è un vero boom. Negli anni ’80 D’Anila si specializza in articoli per la pesca (anche subacquea), surf e moda mare in genere. «Nel tempo con la diffusione dei centri commerciali e, ora, degli acquisti online, ci siamo specializzato in prodotti di nicchia – ammette Ninni D’Amico – ma ormai non c’è più alcun tipo di gratificazione. Il centro di Milazzo è sempre meno popolato e non ha senso investire in queste condizioni». Sull’argomento è intervenuto anche il rappresentante di Confcommercio Pippo Russo. «Il momento non è dei migliori, inutile girarci intorno – ammette Russo – ma se vogliamo vedere il bicchiere mezzo pieno posso solo dire che rispetto al 2015, l’anno appena trascorso, non è stato peggiore. Parlare di ripresa è azzardato ma, almeno, la parabola discendente si è fermata». «E’ logico – aggiunge Fabio Milicia, commerciante della via Medici – che in queste condizioni va avanti solo chi non può fermarsi e chi ha la possibilità di fare altro preferisce abbassare la saracinesca». Condividi questo articolo Facebook Twitter Email Print Whatsapp Linkedin Visite: 2.910 CONTINUA A LEGGERE SU OGGIMILAZZO.IT