Un'automobile dei carabinieri nel porto di Milazzo (FOTO OGGI MILAZZO)Milazzo, svuotavano anche le case dei parenti: tre arresti 6 Dicembre 2016 Cronaca 1 Commenta Associazione per delinquere finalizzata a furti in abitazione, ricettazione, detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti. I carabinieri della Compagnia di Milazzo hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip del Tribunale di Barcellona a carico di quattro soggetti. Non esitavano a svuotare anche le case dei parenti impegnati in ricevimenti al ristorante. A seguito degli elementi raccolti dai Carabinieri, coordinati dalla Procura diretta da Emanuele Crescenti, sono stati arrestati Giuseppe Murabito, classe 84 e Paolo Francesco Musolino, classe 86, rispettivamente promotore e ricettatore del gruppo criminale, mentre è stato sottoposto agli arresti domiciliari Francesco Perroni, classe 1991, ritenuto dagli inquirenti braccio destro di Murabito. Misura più lieve per M.S. classe 82, destinataria di un obbligo di dimora nel Comune di Milazzo: dalle indagini condotte avrebbe partecipato ad un solo furto. La misura scaturisce da un’intensa attività info-investigativa sviluppata dal personale del Norm – Aliquota Operativa della Compagnia Carabinieri di Milazzo. Le indagini sono partire a marzo quando, dinanzi all’ennesimo furto in appartamento a Milazzo è stato possibile mettere insieme li indizi provenienti da precedenti ed analoghi episodi che hanno portato dritti alla banda composta da soggetti già noti per reati contro il patrimonio ed in materia di stupefacenti. I componenti della banda si sono mostrati sin da subito audaci nell’introdursi, soprattutto nel corso delle ore notturne, all’interno delle abitazioni disseminate nel comprensorio milazzese e barcellonese, non solo in aree isolate ma altresì in zone popolate e centrali, che dapprima razziavano e poi abbandonavano indisturbati. Tra gli episodi che hanno permesso di far luce sulle scorrerie ve n’è uno, in particolare, che – secondo i carabinieri – «risulta sintomatico della spregiudicatezza e della totale amoralità dei componenti». Ad aprile, infatti, uno degli arrestati, «approfittando dei festeggiamenti in corso in un noto locale del comprensorio milazzese e che avevano come protagonista la propria cugina, non si faceva scrupoli, dopo aver svolto un’accurata attività di monitoraggio sia del luogo da “colpire” che del locale ove i suoi parenti erano “occupati”, a convocare la banda e ad introdursi, indisturbato, all’interno dell’abitazione degli ignari malcapitati, impossessandosi dei loro averi». Secondo la nota delle forze dell’oridne, inoltre, gli arrestati non sono solo diretti consumatori di sostanze stupefacenti ma, uno di essi, un vero e proprio pusher: dopo aver raccolto gli “ordinativi” tra gli abituali consumatori, si recavano a Messina per reperire i quantitativi richiesti, tornando immediatamente indietro per soddisfare le commesse. In particolare l’attività investigativa ha consentito di appurare che i sodali una volta messo a segno il furto si recavano a Messina per acquistare la sostanza stupefacente dal loro fornitore che in cambio della sostanza stupefacente accettava la merce rubata. Infatti l’attività d’indagine ha permesso di evidenziare come i viaggi compiuti nella città di Messina si verificavano non solo in concomitanza con gli ordinativi richiesti dai consumatori vicini al gruppo ma anche, e soprattutto, prima e dopo i furti che gli odierni arrestati mettevano a segno nel comprensorio mamertino, ciò a significare non solo che la refurtiva, con ogni probabilità, serviva per “pagare” le loro esigenze di droga non escludendo, altresì, che i furti venissero scientificamente eseguiti per reperire beni che poi venivano opportunamente ricettati dal loro fornitore di sostanze stupefacenti. Condividi questo articolo Facebook Twitter Email Print Whatsapp Linkedin Visite: 5.493 CONTINUA A LEGGERE SU OGGIMILAZZO.IT