Giuseppe Marano intervistato da L'Arena di Rai 1Gli “assenteisti della domenica”, l’Arena (Rai 1) revoca l’invito al sindaco Formica 8 Ottobre 2016 Cronaca 17 Commenti Sia L’Arena di Domenica In (Rai 1) che Domenica Live (Canale 5) si occuperanno oggi dell’operazione “Libera uscita” che ha portato alla sospensione di 56 dipendenti del comune di Milazzo (due indagati sono già in pensione). Lo faranno però in tono minore. L’Arena condotta da Massimo Giletti in un primo momento aveva previsto un dibattito in studio ma, visto che non ha accettato l’invito nessun dipendente, avvocato difensore, tantomeno rappresentanze sindacali locali, ha ritirato l’invito al sindaco di Milazzo, Giovanni Formica, l’unico ad avere dato la disponibilità ed era pronto a prendere un volo ieri pomeriggio. «Non è vero che ho rifiutato l’invito come ha scritto su facebook qualche detrattore – spiega il sindaco – ma alla fine, probabilmente, hanno valutato l’impossibilità di dare vita ad un dibattito con il taglio che contraddistingue la trasmissione, e mi hanno detto che la mia presenza non era più prevista». In onda dovrebbe andare solo un servizio filmato. Stesso spazio a Domenica Live, la trasmissione Mediaset condotto da Barbara d’Urso. Le troupe dei principali tv e trasmissioni d’informazione nazionale hanno popolato Milazzo fino a ieri pomeriggio. Hanno raccolto i commenti dei cittadini, inseguito gli indagati (spesso con alterchi e spintoni) , fatto blitz all’interno del municipio, intervistato politici. A non sottrarsi alle telecamere l’ex candidato a sindaco Giuseppe Marano. «Nel silenzio generale, soprattutto di certa politica, il caso Milazzo approda all’Arena Rai e quindi all’attenzione dei mass media nazionali – scrive Giuseppe Marano, segretario del Nuovo Psi in una nota – Questo scandalo non sarebbe mai dovuto accadere se come ha dichiarato il Procuratore di Barcellona in conferenza stampa, la Pubblica amministrazione avesse fatto la propria parte nel tempo anche con azioni preventive e disciplinari volte a sanzionare comportamenti illegittimi. Ma chi rappresenta oggi o chi ha rappresentato nelle ultime due legislature la Pubblica amministrazione se non i sindaci del nostro comune, i dirigenti e i funzionari. Su di essi va ricercata la reale responsabilità, su coloro che dovevano operare i controlli e non solo non lo facevano ma venivano premiati nelle retribuzioni e non sui dipendenti comunali tranne alcuni pochi casi che si sono macchiati di gravi reati contro la stessa pubblica amministrazione. Dopo che abbiamo scoperto i furbetti adesso vogliamo i furbastri». Condividi questo articolo Facebook Twitter Email Print Whatsapp Linkedin Visite: 4.420 CONTINUA A LEGGERE SU OGGIMILAZZO.IT