Ventitre anni fa, in via Risorgimento, dopo essere uscita da un tabacchino dove aveva acquistato dolciumi, veniva uccisa Anna Cambria, 16, anni, studentessa del Tecnico commerciale Leonardo Da Vinci. Anna si trovava nel posto sbagliato al momento sbagliato. In quel momento era in corso un regolamento di conti tra mafiosi e fu colpita mortalmente assieme al vero obiettivo dei sicari, Franco Alioto. Un episodio che segnò profondamente la comunità mamertina che ancora oggi ricorda il triste evento. Riportiamo integralmente un articolo che pubblicò il quotidiano La Stampa, ripreso dal sito vittimedimafia.it

 

MILAZZO. E’ stata uccisa all’uscita del bar, mentre portava un cioccolatino al suo ragazzo. Anna Cambria, 16 anni, è la vittima innocente dei killer di un pregiudicato di 29 anni, Francesco Alioto. Non hanno rinunciato alla loro missione omicida neppure quando la giovane è entrata nel loro mirino. Il duplice assassinio è avvenuto mercoledì sera, nella piazza centrale di Milazzo, davanti al bar nel quale Anna era entrata per comprare alcuni dolci. E’ morta stringendoli nel pugno, trafitta dai proiettili di rivoltella, accanto alla cabina telefonica dove ha tentato inutilmente di cercare riparo. A pochi metri, il corpo del vero obbiettivo dei sicari, Francesco Alioto, un pregiudicato con precedenti per spaccio di stupefacenti, che pare fosse nuovamente implicato in un traffico di droga. Il giovane ha tentato la fuga a piedi, cercando di ripararsi nel bar, ma è stato ucciso prima che vi potesse entrare. Ieri mattina all’istituto tecnico commerciale Leonardo Da Vinci, la scuola frequentata da Anna, non ci sono state lezioni. I suoi 1300 compagni l’hanno ricordata nell’aula magna. Anna frequentava la seconda D. Alta, capelli e occhi castani, riservata e schiva, ma sempre pronta a partecipare alla vita di classe: così la descrivono i suoi compagni. «E’ un momento davvero triste per la nostra scuola — dice il preside, Luigi Micali —, ma questo ancora una volta deve servire a richiamare l’attenzione dei nostri ragazzi su quanto purtroppo accade intorno a noi». Alla Leonardo Da Vinci, come in tutte le scuole di Milazzo, nemmeno oggi si farà lezione. Proprio da sotto il portone che varcava ogni mattina anche Anna Cambria, alle nove parte un corteo al quale prenderanno parte tutti gli studenti della città. E’ stato lo stesso preside ad autorizzarlo, «vista l’eccezionalità del caso». Nel pomeriggio i compagni di scuola di Anna andranno tutti al suo funerale, che si svolgerà nella chiesa principale della città. Il papà di Anna, un camionista, è sopraffatto dal dolore. Soltanto qualche settimana fa, ricorda tra le lacrime, aveva detto sì al fidanzamento ufficiale della «sua bambina» con il ragazzo di cui era da tempo innamorata. La missione di morte per Francesco Alioto «Francu Ma Manciù» è stata probabilmente concertata fuori Milazzo. L’auto utilizzata dai killer, una Regata trovata successivamente bruciata e annerita dalle fiamme poco lontano dalla città, era stata rubata a Catania. Secondo alcuni testimoni, Alioto era nella sua macchina assieme a qualcuno prima di essere ucciso. E’ stato visto uscirne frettolosamente e fuggire verso il bar. In due gli hanno sparato, uno forse dall’interno della stessa auto della vittima, l’altro dall’angolo opposto della strada. E’ stato proprio in quel momento che Anna Cambria è uscita dal bar con i dolci tra le mani. Ha fatto pochi passi, ha incrociato Alioto proprio mentre il killer sparava dall’auto. Sono stramazzati a terra contemporaneamente. E adesso a Milazzo si parla di lutto cittadino, di rafforzare le forze dell’ordine, di «aiutare quella famiglia di onesti lavoratori». Scene già viste e vissute. E che, tragicamente e ineluttabilmente, si ripetono.[f. a.]