Il sindaco Giovanni Formica Conti in rosso al comune di Milazzo: ecco tutti i numeri (e le prossime mosse) 27 Aprile 2016 Cronaca 17 Commenti VIDEO INTERVISTA. Non chiamatelo dissesto: per il momento è “solo” un piano di riequilibrio contabile. Certo è che la sostanza non cambia: il comune di Milazzo è sommerso da oltre 44 milioni di euro di debiti fuori bilancio e il futuro si fa sempre più fosco. E’ questa l’estrema sintesi della conferenza stampa del sindaco di Milazzo Giovanni Formica che stamattina ha convocato per relazionare sul risultato del riaccertamento dei crediti e dei debiti concluso dopo dieci mesi di passione. «Dopo l’annullamento del dissesto, prima di prendere qualsiasi tipo di decisione in merito, abbiamo dovuto fare un riaccertamento, voce per voce, di tutti i residui attivi (crediti) e passivi (debiti, questi ultimi oltre 3 mila). Alla fine abbiamo tirato le somme e verificato che il bilancio – al contrario di quello che sostenevano i miei predecessori – si chiude con un piccolo attivo ma il contraltare è fatto da una enorme mole di debiti fuori bilancio pari a 44 milioni 300 mila euro di cui nessuno era mai stato messo a conoscenza». I debiti risalgono principalmente a vertenze legali scaturite dopo gli espropri per realizzare l’asse viario avvenuti tra gli anni ’80 e ’90. «Le sentenze continuano ad arrivare ancora oggi – spiega il sindaco – ma le notifiche sono cominciate negli anni scorsi, dopo il 2011 di certo». Ma perchè non sono state pagate o inserite nella massa passiva del dissesto? «Non c’erano le somme per pagare – ammette il sindaco – ma non si è fatto nulla per affrontare il problema. Non immaginavo minimamente che ci potesse essere una situazione così drammatica». Formica traccia le prossime mosse. «Proporrò al consiglio comunale di varare un piano di riequilibrio che consenta di “coprire” almeno 30 milioni di euro – spiega il sindaco – i passaggi da fare sono obbligati: transazioni con i creditori e la svolta nella riscossione dei tributi comunali il cui tasso di evasione è altissimo (in alcuni casi anche il 50%). Se il piano non garantirà la copertura di almeno 30 milioni di euro il dissesto sarà un passaggio obbligato». Ma ci volevano dieci mesi per arrivare a questa determinazione? Non si poteva confermare il dissesto il cui iter è stato bocciato dal Tar e dal Cga? «No. Quello che della passata amministrazione era un atto di fede chiesto al consiglio comunale, non vi erano dati certi, nessuno aveva avuto modo di leggere le carte. E noi avevamo sempre detto di non essere contro il dissesto ma contro quel modo di agire. Oggi ci sono numeri certificati che fra l’altro sono diversi rispetto a quelli del 2011. Abbiamo cancellato numerosi crediti ed altrettanti debiti inesistenti. Tanto per capire, tra i debiti c’erano somme per gare di appalto mai espletate. Il bilancio si chiude con un leggero attivo, sono i debiti fuori bilancio (mille le voci verificate)che nessuno aveva contemplato a crearci problemi». Condividi questo articolo Facebook Twitter Email Print Whatsapp Linkedin Visite: 4.757 CONTINUA A LEGGERE SU OGGIMILAZZO.IT