L'assessore Ciccio Italiano in versione operaioItaliano e Maisano, gli assessori più “sciroccati” di Milazzo 29 Febbraio 2016 Il Commento 21 Commenti IL COMMENTO. Sapere che ieri, in una Milazzo deserta, a sfidare le folate di scirocco fino a 100 km/h c’erano due assessori, sul momento mi ha fatto tenerezza. Immaginare Ciccio Italiano e Damiano Maisano che col ciuffo spettinato giravano con una motosega e tutto l’occorrente per tagliare rami pericolanti o spostare dalla strada i cassonetti dei rifiuti sballottati nelle careggiate, mi ha reso orgoglioso di avere due politici che lasciano il palazzo per rimboccarsi le maniche. In realtà il moto di orgoglio è durato poco. A mente fredda mi ha fatto incazzare. L’assessore Damiano Maisano Da mesi, non essendoci i conti e i bilanci comunali a posto, nei giorni festivi non vi sono reperibili né vigili urbani tantomeno operai. Una situazione che in un momento di normalità, al massimo, porta a spostare le transenne dell’isola pedonale e trasformarla in un pista da Formula Uno, ma ecco che ieri si è mostrato i limiti di una situazione ormai insostenibile: i due esponenti della giunta Formica sono andati in giro a togliere pericoli imminenti, a cominciare dai rami di un albero nella strada panoramica che conduce a Capo Milazzo. Sarebbe bastato il passaggio di un automobilista poco accorto perché accadesse il peggio. La carreggiata e stretta e i guard rail in alcuni punti di carta velina. Il problema è che Italiano e Maisano fanno gli assessori, il loro lavoro è un altro. Devono organizzare, pianificare, non usare la motosega, sistemare le fontane o i gruppi elettrogeni dei teatri. In caso di emergenza si sarebbe potuto allestire il Coc, il Centro operativo comunale, ma il sindaco Giovanni Formica, che ieri qualcuno ha visto spostare a mani nude i mattoni di un muretto crollato sulla strada di Ponente, non ha ritenuto opportuno farlo. Come ha ritenuto onesto non fare le stesse promesse da marinaio delle precedenti amministrazioni che avallavano straordinari e integrazioni mai pagati e scritti nel ghiaccio. Ieri, però, lui e i suoi assessori sono rimasti da soli. Non c’erano nemmeno le ronde “petalose” composte da volontari, esperti e consiglieri comunali che, con spiccato senso civico coltivato durante la campagna elettorale, una settimana dopo l’insediamento zappavano le aiuole del centro cittadino posando violette mai richieste e senza alcun permesso. Per fortuna ieri c’erano quegli “sciroccati” di Ciccio Italiano e Damiano Maisano. Col ciuffo spettinato e una motosega al posto della scrivania. GIANFRANCO CUSUMANO Condividi questo articolo Facebook Twitter Email Print Whatsapp Linkedin Visite: 3.553 CONTINUA A LEGGERE SU OGGIMILAZZO.IT