S. Filippo del Mela, Ministero dei Beni culturali dice no all’inceneritore 15 Febbraio 2016 Ambiente 20 Commenti Il Ministero dei Beni e delle Attività culturali ha espresso un primo parere negativo sul progetto di riconversione della centrale termoelettrica Edipower A2A/Edipower che prevede l’utilizzo di Css (combustibile derivato dai rifiuti). Il diniego a quello che gli ambientalisti definiscono “inceneritore” è contenuto in una lettera che la direzione generale ha trasmesso al ministro all’Ambiente Galletti per informarlo dello stato del procedimento di “Via-Aia” (valutazione di impatto ambientale e Autorizzazione integrata ambientale), presentato da “A2a” per la realizzazione di un “Impianto di valorizzazione energetica di Css” attraverso l’installazione di due caldaie a griglia mobile (potenza termica di 200 MWt). Nella lettera si comunica anche al ministro che «relativamente al progetto – presentato il 15 settembre 2015 – sono pervenute numerose osservazioni, sia da parte dei cittadini che da parte di associazioni, nonché di Amministrazioni locali. Tali osservazioni esprimono contrarietà al progetto. Ciò si potrebbe attribuire al fatto che il progetto è localizzato in un’area già fortemente caratterizzata da insediamenti energetici ed industriali». Poi si entra nel dettaglio: «Le ragioni del parere negativo – si legge nella nota – attengono nello specifico ad una incompatibilità rispetto alle normative del “Piano territoriale paesistico” adottato dalla Regione Siciliana”. Il ministro Galletti viene altresì informato che «per quanto riguarda le attività della Commissione tecnica di verifica ambientale operante sempre presso il dicastero dell’Ambiente, non risultano, allo stato, né effettuati sopralluoghi, né effettuate riunioni con la società proponente». A confermare questo diniego è anche il deputato Valentina Zafarana (Cinquestelle). «Ci troviamo in una situazione surreale – ha detto – Amministrazioni locali, autorità regionali, comitati, finanche i promotori del progetto, sono perfettamente a conoscenza dei contenuti del parere della Soprintendenza e anziché utilizzarlo per mettere una pietra tombale sull’argomento, lo ignorano e continuano a discutere la questione come se in qualche modo l’inceneritore fosse una cosa fattibile». Sull’argomento è intervenuto anche il comitato «Noi Mamme per la Vita”. «Vogliamo precisare che è stata nostra cura informare i cittadini del parere negativo della Soprintendenza, abbiamo fatto comunicati e lo abbiamo sempre ricordato in tutte le varie interviste anche appellandoci al fatto che non era ammissibile che non venisse pubblicizzato da nessuno. Alle numerose nostre domande sulla non pubblicizzazione di questo parere negativo non abbiamo mai ricevuto risposte». Il comitato ricorda che a Pace del Mela il 6 Marzo 2016 è stato indetto il Referendum contro l’inceneritore. «Riteniamo sia opportuno che la cittadinanza vada in massa a votare NO, perché non lo vogliamo né qui né altrove». L’ADASC, inoltre, informa che la riunione prevista a palermo tra i sindaci del Mela e il vice presidente della Regione, Maria Lo Bello, è stata rinviata per motivi tecnici. Condividi questo articolo Facebook Twitter Email Print Whatsapp Linkedin Visite: 2.242 CONTINUA A LEGGERE SU OGGIMILAZZO.IT