La Raffineria di MilazzoCartelle “pazze”, a Milazzo l’esattore non trova la Raffineria 26 Novembre 2015 Cronaca 8 Commenti L’atto pubblicato al’Albo pretorio del comune di Milazzo LA CURIOSITA’. La Raffineria? A Milazzo nessuno la conosce o sa dove rintracciarla. E’ quello che sostiene “La Riscossione Sicilia spa” che ha definito “irreperibile” il colosso industriale nonostante gli impianti siano visibili ad occhio nudo da quasi tutto il comprensorio del Mela. Sembra una leggenda metropolitana, eppure la curiosa vicenda è vera. Al punto che è stato affisso un avviso all’albo pretorio del comune di Milazzo con il quale si definisce “irreperibile” La “Raffineria Mediterranea spa”, società a cui l’agente di riscossione non riesce a notificare una cartella di pagamento a più zeri. A Palazzo dell’Aquila il curioso episodio è diventato oggetto di ilarità. La Raffineria è l’industria più importante della provincia di Messina con 600 dipendenti diretti e altrettanti nell’indotto. Per arrivare all’ingresso basterebbe solo seguire…le ciminiere. Eppure per l’ufficiale di riscossione l’industria di Milazzo è divenuto un utente sconosciuto. Naturalmente c’è una motivazione tecnica. Anche se la società, specialmente tra i milazzesi con i capelli bianchi, viene chiamata “Raffineria Mediterranea”, in realtà con questa ragione sociale non esiste più da tempo. La società che possiede gli impianti di contrada Mangiavacca ha abbandonato la vecchia denominazione nel 1995. Prima è diventata Raffineria di Milazzo spa, poi nel 2000 “Raffineria di Milazzo Scpa (Società consortile per azioni)”, joint venture paritaria tra Eni e Kuwait Petroleum. Solo nel 2004 la sede legale è stata trasferita da Roma a Milazzo. In sostanza la Raffineria Mediterranea non esiste da 20 anni, dunque l’attuale assetto societario anche se accettasse la notifica e volesse pagare la cartella di pagamento non sarebbe titolato ad effettuare alcun pagamento o a giustificarlo nei ricchi bilanci. Condividi questo articolo Facebook Twitter Email Print Whatsapp Linkedin Visite: 3.642 CONTINUA A LEGGERE SU OGGIMILAZZO.IT