Detriti nel golfo di MIlazzo dopo l'alluvione di Bastione (Foto Facebook - Puliafito)Capitaneria di porto di Milazzo, dopo l’alluvione monitoraggio nei fondali 13 Ottobre 2015 Ambiente Non solo fango ma anche i detriti a mare. Mentre tanti operatori e volontari spalavano fango sulla terra ferma, a contrada Bastione, a mare operava la Guardia Costiera di Milazzo. Sabato 10 ottobre la Guardia Costiera è intervenuta con mezzi navali e uomini nei soccorsi scattati immediatamente dopo l’esondazione del torrente Mela che ha interessato i litorali dei comuni di Milazzo e Barcellona P.G. I mezzi navali intervenuti, la CP 875 e il GC A64, hanno perlustrato lo specchio acqueo adiacente la foce del torrente al fine di verificare l’eventuale presenza di persone in mare. Successivamente hanno monitorato i detriti più pericolosi ai fini della sicurezza della navigazione che erano stati trasportati in mare dalla furia delle acque indicando la loro posizione ai mezzi della società privata Mare Pulito di Milazzo incaricata del recupero. Successivamente, sino a tarda sera, con l’aiuto dei mezzi terrestri messi a disposizione dai Comuni di Milazzo e Barcellona, personale della capitaneria ha coordinato le operazioni di recupero dei detriti più grossi, comprese cinque autovetture, in prossimità della foce del torrente Mela. Nel pomeriggio, il 3° Nucleo Subacqueo della Guardia Costiera proveniente dalla propria base di Messina, ha cercato di immergersi al fine di ispezionare i fondali immediatamente vicini alla foce per verificare l’eventuale presenza di corpi all’interno degli abitacoli e che, comunque, gli stessi non costituissero un immediato pericolo per la tutela dell’ambiente marino. Il personale subacqueo ha, inoltre, effettuato una ricognizione lungo il letto e la foce del torrente fino ad una profondità di 1,5 metri circa con esito negativo. La scarsa visibilità non ha però consentito lo svolgimento di ulteriore attività che è stata rimandata ai prossimi giorni quando la minore torbidità delle acque consentirà un adeguato monitoraggio della zona. Inoltre verrà effettuata una iricognizione di eventuali grossi detriti (comprese ulteriori autovetture che alcuni testimoni hanno dichiarato aver visto finire in mare e non ancora recuperate), detriti che verranno successivamente rimossi da ditte specializzate individuate dai Comuni interessati. Condividi questo articolo Facebook Twitter Email Print Whatsapp Linkedin Visite: 2.133 CONTINUA A LEGGERE SU OGGIMILAZZO.IT