Un nuovo lutto addolora Milazzo in questo 2012. Appena due mesi dopo la scomparsa del prof. Peppino Pellegrino, un’altra grave perdita per il panorama culturale cittadino. Questa notte, intorno alle tre, se n’è andato a Messina il dottor Antonino Micale, già dirigente ai beni culturali del Comune di Milazzo, ma noto ai più per il suo cinquantennale impegno rivolto a divulgare la storia della sua Milazzo, cui era profondamente legato. Se n’è andato in punta di piedi, con quella signorilità che ha sempre contraddistinto la sua autorevole figura di storico e di alto funzionario comunale, scegliendo, per accomiatarsi dal mondo, la storica data del 10 giugno, ricorrenza dell’eroica impresa di Luigi Rizzo nelle acque di Premuda. 

 

Nino Micale

Pubblicista, corrispondente della RAI e socio di prestigiose accademie ed istituzioni culturali, Micale, nato a Milazzo nel 1935, si laureò in giurisprudenza nel 1959. Grazie alle vive insistenze del prof. Pellegrino si meritò in breve tempo la direzione della Biblioteca Comunale, avviando una sterminata produzione storiografica. Il suo «Milazzo nella Storia», edito nel 1968 per i tipi della Spes di Pellegrino ed introdotto dall’autorevole prefazione del prof. Virgilio Titone, rimane ancor oggi una delle pietre miliari della sua ricca bibliografia.  

Con la sua scomparsa Milazzo perde una delle figure più autorevoli, uno dei protagonisti indiscussi della seconda metà del Novecento. L’auspicio è che se ne sappia onorare degnamente la memoria, costituendo al più presto presso la nostra Biblioteca e soprattutto presso l’Archivio Storico cittadino un «fondo Antonino Micale», in cui raccogliere i suoi preziosi appunti manoscritti sulla storia locale, l’ultima sua opera rimasta inedita (un pregevole studio su Milazzo nel Fascismo), ed ancora i numerosi interventi in difesa dei beni culturali milazzesi e soprattutto la sua sterminata collezione di foto storiche ed antichi manoscritti che custodiva gelosamente con straordinaria perizia. 

La cerimonia funebre si svolgerà domani alle 17,00 al Duomo di S. Stefano.

 MASSIMO TRICAMO

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