Il consigliere comunale Giuseppe Marano ha inviato una nota al sindaco nella quale fa riferimento all’intervento del Ministero dell’Ambiente e tutela del Territorio, lo scorso aprile, successivo all’ispezione straordinaria effettuata dall’Ispra e dall’Arpa Sicilia volta ad accertare la causa di eventi di emissioni maleodoranti e moleste segnalati dai cittadini. In quella occasione – scrive Marano – il Ministero ha diffidato la Raffineria di Milazzo ad effettuare uno studio volto alla individuazione di tutte le sorgenti emissive potenzialmente causanti odori molesti e a produrre entro 30 giorni una relazione tecnica. Considerato che i termini sono trascorsi si chiede di sapere se rispetto alla diffida fatta dal Ministero sia stata prodotta la relazione tecnica da parte del gestore e se sulla scorta di questa eventuale relazione tecnica depositata sono state adottate tutte le misure volte alla tutela della salute dei cittadini”. Il consigliere evidenzia altresì e chiede di conoscere gli atti adottati che “nei giorni 15 e 16 maggio, una commissione, nella quale era presente anche personale del Comune, ha eseguito presso la Raffineria di Milazzo, accertamenti ispettivi su alcuni impianti della stessa. “Ritengo – conclude Marano – che sul tema ambientale debba esserci la massima trasparenza, anche perché l’Arpa di Messina “a partire dal mese di novembre del 2011, ha avviato una campagna di monitoraggio delle emissioni odorose, effettuata con mezzo mobile, che ha indicato una presenza in atmosfera, all’interno del comune di Milazzo, in località Tribò sita in prossimità del confine di ponente della Raffineria di Milazzo, di MERCAPTANI E DISOLFURI con concentrazioni superiori alle soglie di percezione, in diversi giorni nel periodo di riferimento e che tale campagna ha consentito di associare la forte presenza dei composti sopra citati proprio alle giornate oggetto di esposti da parte dei cittadini. Pertanto è opportuno che i cittadini siano informati di ogni cosa”

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