MAIL. A me Mario Lametta sta sulle palle. Ho cercato di trovare un eufemismo, un termine meno diretto, ma non ho trovato un’altra espressione che evocasse in modo chiaro il mio stato d’animo. Lo pseudonimo che si cela dietro la pagina facebook “La poltrona del barbiere” mi sta sulle palle perché ha fatto uscire il lato più deleterio dei milazzesi che si manifesta principalmente negli appuntamenti di grande conflitto interno come quello elettorale. Se in un quotidiano online come Oggi Milazzo si possono commentare gli articoli nascondendosi dietro l’anonimato, su facebook, invece, ci si espone in prima persona. E se una persona è imbecille lo palesa immediatamente. A nulla servono lauree, esperienza professionale o politica. Quella parte di cretinaggine e ottusità che alberga dentro di noi, e che qualcuno tenta di nascondere dietro qualche “pezzo di carta”, alla fine esce prepotente. E si scopre se è un pizzico o la parte preponderante di noi stessi. Ecco perché Mario Lametta mi sta sulle palle. Perché è riuscito a dimostrare che a Milazzo i coglioni sono tanti. E che oggi hanno un nome e un volto.

Oggi c’è chi lo vuole emulare. Si spazia da tale Al Vetriolo a Nino del Bar. Non se li fila nessuno. Tutti a chiedere chi è Lametta. Ho capito la vera identità di Lametta un minuto e mezzo dopo che dalla sua pagina fu postato il primo articolo. Ancora oggi – per quel che mi riguarda – custidisco il segreto. Nel tempo, tra gli addetti ai lavori, non si parlava d’altro. Qualcuno ha cominciato a pensare fossero giornalisti collegati a Oggi Milazzo (cosa destituita da qualsiasi fondamento) o, in alternativa, l’ex sindaco Nino Nastasi (buco nell’acqua anche in questo caso). Davanti a queste ipotesi passavo avanti indifferente. Poi, ad un certo punto, prima di salire sul palco, un candidato a sindaco si fionda verso di me accusandomi di non avere il coraggio di espormi in prima persona quando scrivo falsità. Un altro tizio è andato a trovare il barbiere dello spot pubblicitario di Oggi Milazzo nel suo salone (vero) di via Marina Garibaldi, accusandolo di essere Mario Lametta e chiedendo ragione di un suo post ritenuto offensivo. L’astio in alcuni comitati elettorali si fa palpabile. A quel punto trovo il tempo di leggere i commenti in coda ai post di Lametta, post che spesso non nascondo di avere snobbato. E nella stanza cala il gelo. Un’orda di milazzesi scolarizzati che non riescono a capire quel sottile confine tra il diritto di esprimere la propria opinione e il rischio concreto di gridare al mondo che si è degli stolti. Ecco perché a me Mario Lametta sta sulle palle. Perchè ha dimostrato che il re e nudo. E che molti milazzesi sono imbecilli.

GIANFRANCO CUSUMANO

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Simone
Simone
9 anni fa

Qualsiasi articolo, lettera o scritto rappresenta sempre la visione, il pensiero, del momento di chi lo scrive e pertanto va ascoltato, si può dissentire o condividere ma mai censurare. Cosa ben diversa quando chi scrive si nasconde dietro uno pseudonimo, si cela dietro una sigla, precludendo qualsiasi forma di condivisione o dissenso poiché sarebbero rivolti al nulla, all’inesistente o a chi non ha il coraggio di dare un volto alle sue idee. Tempo fa, descrissi il Mario Lamettone come rappresentate di una categoria di Ignavi, cioè di coloro che chiudendo la saracinesca del loro salone, a testa bassa spariscono nei… Leggi il resto »

senzapelisullalingua
senzapelisullalingua
9 anni fa

L’autore dell’articolo poteva anche evitarselo…
credo sia stato eccessivamente pesante sia nelle espressioni che nel giudicare, a meno che non abbia “il carbone bagnato” e cerca di discreditare chiunque non la pensi come lui…
Non conosco il soggetto in questione ne frequento il social dove sproloqui sono all’ordine del giorno e chi li segue non sempre riesce a discernere il reale dal virtuale.

IMPEGNO
IMPEGNO
9 anni fa

Diciamo che tutto questo nasce dalla morbosa curiosità, rimasta inappagata, di scoprire chi si cela dietro il nome di Mario Lametta. Almeno i cittadini, ma quelli su Facebook, perchè gli altri non ne conoscono l’esistenza, né si sono posti il problema di svelare l’arcano, hanno potuto partecipare a discussioni uscendo spesso e volentieri fuori tema, inveendo contro l’anonimo, che beatamente se le gustava tutte… Un lavoro certosino, il suo. Sfruttando un’arma micidiale, l’ironia, e facendo uscire allo scoperto sostenitori dei vari candidati. I quali ultimi hanno avuto, nel bene o nel male, la loro pubblicità gratuita e il conforto di… Leggi il resto »

Antonio
Antonio
9 anni fa

In fondo in fondo Milazzo per mentalità è un paesino, chi meglio di un barbiere, sopratutto d’altri tempi che porta avanti pettegolezzo e zizzania …..se ci fate caso, ne spara qualcuna e poi lascia i vari ” avventori ” a scannarsi fra loro. È un soggetto che va solo relegato in quella categoria, chi gli dà troppo credito e spazio…. e’ perché condivide la stessa mentalità arretrata e riempie i suoi vuoti con i pettegolezzi da angolo di bar, o di salone di barbiere d’altri tempi. Non vale la pena perdere troppo tempo….. anzi …. ho scritto anche troppo.

Milazzese
Milazzese
9 anni fa

Il problema, sig. Lametta e redattori di Oggimilazzo, è che un giornale per essere credibile deve cercare di essere equidistante, anche nella satira.

Piero
Piero
9 anni fa
Reply to  Milazzese

MIlazzese ma che c’entra il giornale con Lametta? Come si fa a confondere un organo di stampa con uno che scrive dietro anonimato castronerie?

Milazzese
Milazzese
9 anni fa
Reply to  Piero

Hai ragione Oggimilazzo non c’entra. Chiedo scusa