Dopo avere dato spazio alla lettera della dottoressa Elisabetta Alioto pubblicata ieri, abbiamo ricevuto questa nota da parte del responsabile del rifugio sanitario di Trabia e da parte dell’assessore comunale all’Ambiente, Maurizio Capone, che pubblichiamo integralmente:

Spett.le redazione di Oggi Milazzo, in riferimento alla lettera del 11/04/2012 pubblicata dal vostro sito dal titolo: “Sui cani randagi troppe speculazioni”, a firma della dottoressa Elisabetta Alioto, sottolineo di non ritenere responsabile la redazione che ha pubblicato la lettera in quanto, dopo contatti telefonici, la stessa redazione si scusava dell’accaduto affermando che non era a conoscenza delle condizioni reali della nostra struttura definita un lager, e non vi era alcun intento diffamatorio ma solo quello di riportare un’altra posizione per dovere di cronaca. Il sottoscritto preannuncia, invece, che verranno presi  provvedimenti legali sia da parte del gestore del canile che da parte dei medici veterinari che operano presso la struttura a tutela della propria immagine. Spero che i cittadini di Milazzo, come persone del Sud, non siano razzisti come la dottoressa Alioto (ha scritto occupatevi degli zingari) invita gli animalisti e tutto coloro che ne hanno il desiderio a visitare la nostra struttura in  quanto saranno i benvenuti. Essa è perfettamente rispettosa delle normative  vigenti in materia ed accoglie gli animali in modo rispettoso della loro dignità. Ai cittadini di Milazzo che vogliono visionare il bilancio annuale del nostro operato comunico che lo possono reperire presso il comune dove verranno fornite le informazione certificate, in modo da non prendere esempio informativo dalla dottoressa Elisabetta Alioto, la quale sostiene di essere animalista, ma poi utilizza parole irrispettose nei confronti di altre culture.

Rosario Genovese (responsabile)

Il canile di Trabia

 

Spett.le Redazione,

Leggo la lettera della Dott.ssa Alioto relativamente al Vs. articolo sul problema randagismo. A tal proposito vorrei precisare alcuni aspetti denunciati dalla Dott.ssa Alioto Elisabetta sulle diverse problematiche ed in particolare dei cani vaganti nella nostra Città: Sono otto i cani curati e mantenuti presso il Rifugio Sanitario di Trabia i quali sono monitorati sia per le loro condizioni che per lo stato di salute. Il Rifugio sanitario in questione è dotato di ambulatorio, clinica e sala operatoria assistita da due medici veterinari. Durante questi anni la stessa proprietaria ha affidato, con regolare adozione, a privati cittadini diversi cani provenienti dal nostro Comune,in quanto all’inizio della convenzione furono consegnati  18 cani.Questo importante dato fà pensare ad una precisa responsabilità e amore verso i cani e non solamente allo scopo di lucro. Relativamente alla eventuale visibilità o quello che la Dott.ssa chiama “lustro” che il Vs. giornale on line mi avrebbe concesso, non ritengo meritevole neanche di risposta. Sul problema rifiuti, posso dire soltanto che gli operatori ecologici fino ad oggi , pur non avendo percepito gli stipendi di 3 mesi (capisco che il problema a Lei non interessa!) hanno continuato a lavorare evitando uno stato di emergenza sanitaria pericolosa per la salute pubblica. Evidentemente la dott.ssa non conosce nemmeno lontanamente la problematica dei rifiuti o spazzatura come la definisce, per cui prima di scrivere sciocchezze farebbe bene ad informarsi meglio sulla normativa e non si fermi alla sola conoscenza di quella relativa ai cani randagi. “Cani randagi” proprio così cara Dott.ssa, come definiti all’art. 14  della norma vigente Legge Regionale n.15 del 3 Luglio 2000. Mi meraviglia ,pertanto, che Lei si senta quasi offesa per la denominazione “RANDAGI” e non provi lo stesso sentimento definendo “ZINGARI” con senso dispregiativo un popolo nomade “Rom” a suo dire più pericolosi dei cani. Sulla presenza de Rom nella nostra città, i quali devono assolutamente rispettare leggi e regole,non voglio nemmeno pensare ad una forma di razzismo che si intravede leggendo la Sua lettera, ma ripeto, mi rifiuto di pensarlo, ritengo che Lei intendesse o si riferisse ad un comportamento non rispettoso e nient’altro!
Tornando al problema del randagismo, Le ricordo inoltre che in una delle riunioni indette da questo assessorato, Lei ebbe a dire che i cani andavano microcippatii, strerilizzati e rimessi in strada. Sono posizioni  che non condivido, poichè ritengo che chi ama realmente gli animali non dovrebbe neanche pensare alla soluzione dell’abbandono in strada , anche se previsto da una Legge. Per quanto riguarda il Rifugio Sanitario di Trabia , ebbi a dirLe di organizzare un sopralluogo in un qualunque giorno anche con la presenza del sottoscritto e se constatate eventuali anomalie, avremmo provveduto al ritiro dei cani. 
In conclusione, prima di accusare qualunque persona di inefficienza o altro, si documenti bene e le aggiungo che, ma sono certo che Lei ne sarà informata, oggi non c’è la possibilità economica di aiutare tutte quelle persone che ogni giorno si avvicinano all’Amministrazione per chiedere un aiuto economico e che spesso non possiamo elargire, per cui per la costruzione del canile sarebbe opportuno che anche Lei facesse la sua parte, sempre per amore degli animali ma anche delle persone.

Maurizio Capone (assessore all’Ambiente)