Una settimana per vedere se il Milazzo dovrà rimanere in Lega Pro. Il destino dei mamertini si decide in sette giorni e tre partite. Tre scontri diretti contro avversarie che cercano la salvezza. Si comincia, giorno 15, con il fanalino Celano. Fanalino per modo di dire, visto che i marsicani hanno vinto un terzo delle gare nel girone di ritorno (5 su 15) e portandosi a sette punti dalla zona salvezza. Gara da non prendere sottogamba, ricordando che all’andata il Milazzo perse in Abruzzo 2-0, rimettendo in corsa la formazione locale. Finita la partita Gaetano Catalano e i suoi dovranno fare le valigie e partire subito per il Lazio, destinazione Isola del Liri. Anche i frusinati si trovano (e si troveranno anche prima del match, visti i 4 punti di distacco) dietro ai mamertini, attualmente a metà tra la retrocessione diretta e gli spareggi play-out.

 

Mercoledì 18 il risultato più pronosticabile, guardando le statistiche, dovrebbe essere il pari: i laziali hanno collezionato, infatti, 5 segni X nelle ultime 9 gare, mentre il Milazzo è il team che ha pareggiato di più in tutto il campionato (15 in 35 gare). Sul campo, però, sarà un’altra storia, visto che il pari potrebbe condannare entrambe le squadre. Dopo le vacanze romane ci sarà subito il ritorno in Sicilia: domenica 22 sarà ospite al “Grotta Polifemo” il Fondi, attualmente salvo ma non in acque tranquillissime. Da segnalare il ritorno nello stadio milazzese di uno dei protagonisti della passata stagione rossoblù, Gianni Ricciardo, che con i suoi gol portò il Milazzo a un passo dalla promozione in C1. Quest’anno ha già superato quota dieci marcature. Magari, contro la sua ex squadra, sarà già stanco e appagato…

SEBASTIAN DONZELLA