Lorenzo ItalianoComizio (con perdita di pathos) di Italiano: «Quante bugie sul vostro Lorenzo» 11 Maggio 2015 Cronaca 8 Commenti GUARDA IL VIDEO. Lorenzo Italiano alla fine “perde il Pathos” (vedi il video) ma in apertura di comizio, davanti a diverse centinaia di supporters, “trova” una citazione di Mandela: “La maggiore gloria nella vita non è cadere mai ma rialzarsi ogni volta che si cade”. Poi si è dedicato a coloro che cinque anni fa sostenevano lui e che ora hanno scelte altre…vie. «I miei vecchi compagni di viaggio sono stati folgorati ma non sulla via di Damasco, sulla via Madonna del Lume (sede del candidato Giovanni Formica, ndr) – ha detto – Non vi è differenza tra il candidato ufficiale del Pd, Giovanni Formica, e il candidato del Pd surrogato, il sindaco uscente Carmelo Pino. Sono facce della stessa medaglia, stampella l’uno dell’altro. Per 18 anni consecutivi Milazzo è stata governata dalla sinistra, rovinando la nostra città. Guardatevi attorno: c’è qualcosa realizzata che voi ricordate? Ve lo dico io: nulla, nulla e nulla”. Italiano, parlando di se in terza persona e chiamandosi “Lorenzo”, ha raccontato la sua verità. Sul palco anche i tre assessori designati. «Tante bugie sono state raccontate su di me e la mia amministrazione – ha continuato – A furia di inculcarle possono sembrare verità. Ma noi non passeremo il tempo a vomitare odio agli avversari. Per noi il cuore viene prima, mentre l’odio non arriva mai. Siamo gente buona che si commuove davanti ai disagi dei più bisognosi. Noi crediamo che anziani e persone in difficoltà debbano pagare bollette in misura normale e non esagerata come adesso e che le famiglie devono essere aiutate. Noi non chiuderemo asili, anzi, li riapriremo a cominciare dall’ex Omni. Le tasse hanno raggiunto livelli insopportabili per le famiglie, l’Imu è raddoppiato, famiglie e commercianti sono strozzati da tasse inique. Noi vogliamo riportarle tutte al minimo previsto per legge, al contrario del pensiero sinistroide che uccide Milazzo». Secondo “il sindaco del fare” in più occasioni sostenuto da un clima da stadio «i milazzesi cercano un sindaco che gli stia vicino, il Lorenzo di sempre, che vi sapeva ascoltare e non si voltava dall’altra parte. Il Lorenzo che, con coerenza, ha sempre difeso valori e identità facendo politica per passione e non per interesse». Secondo Italiano l’attuale amministrazione avrebbe «inscenato la storia del dissesto, sapendo che i consiglieri non l’avrebbero mai votato, in modo da mandarli a casa. Gente eletta dal popolo cacciata via così: la democrazia in quel consiglio comunale non c’è perché non c’è confronto». Il candidato di Forza Italia (e di altre due liste civiche) ritiene che «bisogna far rivivere il centro e i suoi commercianti: il centro storico con me rinascerà. La cultura e il turismo dovranno produrre economia e posti di lavoro: bisogna valorizzare le nostre tradizioni e i nostri punti di forza, non mortificarli». Frecciata sulle rotatorie. «La sinistra per fare le rotatorie toglie 200 parcheggi cosa che costringerà alla chiusura il piccolo commerciante. Noi invece abbiamo dimostrato, con i parcheggi di via XX Settembre, quale sia la strada giusta». Un messaggio viene rivolto ai commercianti. «Voi commercianti avete solo un amico che si chiama Lorenzo e che porterà avanti benessere e ricchezza della città. Vogliamo fare tornare l’entusiasmo in questa città: bisogna cambiare rotta per non finire nel baratro. Non vogliamo esser conosciuti ovunque come città fallita». Alla fine una simpatica gaffe (GUARDA IL VIDEO) che ha divertito tutto (compreso “Il Lorenzo”). Durante i concitati minuti finali di chiusura, mentre tentava un crescendo prima dell’applauso finale, si è improvvisamente chiuso il microfono e Italiano si è dovuto fermare («mi spengono pure i microfoni», ha commentato).Poi, mentre tentava di riprendere e non trovando la stessa enfasi, si è rivolto al pubblico: «Scusate, ho perso il pathos». Sebastian Donzella Condividi questo articolo Facebook Twitter Email Print Whatsapp Linkedin Visite: 3.491 CONTINUA A LEGGERE SU OGGIMILAZZO.IT