SAN FILIPPO DEL MELA. A sponsorizzare la sacra rappresentazione della Via Crucis di San Filippo del Mela non sarà la centrale Edipower / A2A ma il comitato “No Css” che si oppone all’utilizzo di questo combustibile derivato dalla lavorazione dei rifiuti. Almeno sulla carta. Anzi sui manifesti. Stanotte i rappresentanti del “Collettivo 27 settembre” parte attiva del movimento “No Css” ha dato vita ad una protesta che ha portato a cancellare il logo della Edipower su tutti i manifesti che pubblicizzavano la sacra rappresentazione della Via Crucis di san Filippo del Mela. «Occhio per occhio, dente per dente. Così diceva un’antica legge biblica. E stanotte noi abbiamo deciso di osservarla – si legge in un comunicato –  Imbrattamento per imbrattamento. Edipower/A2A ha deciso di sponsorizzare la 24sima rappresentazione sacra “Ecce Homo” a San Filippo del Mela. Con questo gesto, all’imbrattamento dell’aria perpetrato per decine di anni da un impianto che ha operato in deroga per molto tempo, Edipower/A2A cerca di aggiungere l’imbrattamento delle coscienze, elargendo qualche spicciolo della montagna di denaro che guadagna a spese delle donne e degli uomini della valle del Mela». Il collettivo «condanna fermamente queste operazioni come ignobili, soprattutto in momento come questo, in cui Edipower/A2A spinge per far diventare la Valle del Mela la pattumiera della Sicilia, proponendo di trasformare la CTE in un enorme inceneritore». Ed ecco la protesta. «Come si vede nelle foto, abbiamo coperto il marchio di Edipower/A2A in tutti i manifesti, sparsi per il territorio, della rappresentazione sacra in programma per il prossimo mercoledì 1 aprile. Ci abbiamo stampato sopra due semplici parole che raccontano la rabbia di un territorio che vuole vivere senza veleni: No Css. Non potevamo rimanere a guardare. Proprio oggi che al consiglio comunale di giovedì 26 marzo, gli amministratori filippesi, da buoni ignavi, ancora una volta, hanno deciso di non decidere, nascondendosi dietro un calcolo politico miope. Hanno scelto di bocciare una proposta di delibera dal contenuto chiaro: nessun maggiore inquinamento è tollerabile, quindi no all’incenerimento/Css. E a noi cittadini, con i morti di tumore o con il tumore, tanto basta. E ci basta sapere che rifiutano di assumersi le loro responsabilità, aspettando che sia qualcun altro a scegliere per loro». Il Collettivo 27 settembre ne ha anche per gli organizzatori della Via Crucis. «Cosa dire degli organizzatori della rappresentazione sacra? Piuttosto che lasciarsi guidare da un antico detto latino che recita “pecunia non olet”, forse dovrebbero ispirarsi alle gesta di qualcun altro». Infine la citazione biblica.  «Gesù entrò poi nel tempio e scacciò tutti quelli che vi trovò a comprare e a vendere; rovesciò i tavoli dei cambiavalute e le sedie dei venditori di colombe 13e disse loro: “La Scrittura dice: La mia casa sarà chiamata casa di preghiera ma voi ne fate una spelonca di ladri” (Vangelo secondo Marco, capitolo 11, Versetto 15)».

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Peppe
Peppe
9 anni fa

L’iniziativa del Collettivo 27 Settembre sulla Via Crucis di S. Filippo (cancellazione logo, comunicato stampa etc.) ritengo sia la MIGLIORE iniziativa di denuncia ambientale degli ultimi 20 anni!!! Ha dato la risposta più concreta e coraggiosa ad un vero scandalo. Scandaloso il compromesso del prete che ha accettato di organizzare questo evento con i soldi degli inquinatori che affameranno lavoratori e Cittadini, scandalosa l’Amministrazione double face di S. Filippo che patteggia con gli inquinatori e scandalosi saranno i Cittadini che si tureranno il naso a questa sponsorizzazione e giammai ai fumi molesti e nocivi. Se posso suggerire la prossima iniziativa:… Leggi il resto »