“Violenza contro le donne. Il punto di vista maschile”. In aumento i falsi casi di Codice Rosso 26 Novembre 2024 Cronaca Da gennaio a ottobre di quest’anno sono state ottanta le donne uccise in ambito familiare/affettivo. L’ultimo report del Ministero dell’Interno non lascia dubbi. I casi di violenza sulle donne sono in aumento. E ancora di più si tratta di donne che in prevalenza sono state uccise per mano del partner o dell’ex partner. Un argomento, quello del codice rosso, che proprio in questi giorni è stato oggetto di numerosi convegni vista la giornata contro la violenza sulle donne appena trascorsa. A trattare la tematica da un punto di vista diverso, e quindi da quello maschile, è stato il convegno “Violenza contro le donne. Il punto di vista maschile” organizzato a Palazzo d’Amico dall’osservatorio Violenza e Suicidi con il patrocinio del Comune di Milazzo. Una mattinata in cui si sono alternati in maniera prioritaria due relatori l’avvocato Filippo Barbera e lo psichiatra Benedetto Genovesi. Due interventi che hanno messo in evidenza due aspetti molti diversi ma altrettanto importanti: come un uomo in alcuni casi può arrivare a compiere un atto di violenza su una donna e come invece molte donne utilizzano presunte violenze per accelerare iter di separazioni che, passando per le procedure veloci del codice rosso, arrivano a una risoluzione in tempi brevi. L’avvocato Barbera ha parlato delle “donne nemiche delle donne”. E quindi di chi, pur di ottenere vendette o accelerare pratiche di divorzio, simula casi di codice rosso che poi alla fine si rivelano inesistenti. Una situazione in forte aumento che rallenta sempre di più il lavoro all’interno dei Tribunali. Falsi casi che tolgono tempo e spazio e fatti veri e gravi che necessitano realmente di essere risolti in tempi brevi. Insomma donne che diventano ostacolo per altre donne. Benedetto Genovesi, invece, ha parlato di come un uomo mai amato, anche in ambito familiare, possa essere incapace di amare e quindi arrivare, in alcuni casi, in maniera tragica a sottomettere o ancora di più fare del male ad una donna. Non solo di violenza fisica ha parlato il dottore Genovesi ma anche delle varie forme di sottomissione e di violenza psicologica altrettanto grave e ancora più difficile da dimostrare. I due interventi sono stati preceduti dai saluti istituzionali del sindaco di Milazzo Pippo Midili dal presidente dell’Osservatorio Stefano Callipo e dalla responsabile Sicilia la psicologa Valentina Sabino e dell’avvocato Rosella Nastasi che ha trattato l’argomento dal punto di vista legale. “Come osservatorio violenza e suicidio – ha detto Valentina Sabino – vogliamo rinforzare la collaborazione con i Servizi Sociali di Milazzo, molto preparati ed attenti alla problematica e con altre associazioni proprio perchè è importante fare rete. Tutte le agenzie educative, le associazioni e la società civile hanno il dovere di collaborare per debellare questo terribile problema. Un ringraziamento speciale va al Vice Questore e dirigente del Commissariato di Polizia di Stato di Milazzo Lara La Rosa ed al Tenente Nikla Mortelliti Comandante del Nucleo Operativo e Radiomobile dei Carabinieri di Milazzo presenti non solo ai convegni ma soprattutto giornalmente sul territorio”. Numerosi i professionisti che hanno preceduto Barbera e Genovesi. Il presidente dell’associazione Aletheia Bartolo Doria che ha parlato non solo dell’associazione milazzese composta da soli uomini ma anche del ruolo degli uomini nella prevenzione della violenza sulle donne e il presidente Lions Club Milazzo avvocato Daniela Duca. Si è parlato molto anche di sport. Del ruolo che hanno le varie discipline nella prevenzione di ogni tipo di violenza e del ruolo delle donne dentro gli spogliatoi. A trattare l’argomento l’assessore al ramo Antonio Nicosia e il presidente del Movimento Sportivi Milazzesi Gianluca Venuti introdotti dal presidente Campus Crescita la psicoterapeuta Sonia Grasso che nell’ambito della sua professione si occupa anche del settore sportivo Gianluca Venuti ha messo in evidenza in che termine uomini e donne posso essere alla pari nello sport. Argomento supportato da una testimonianza. Quella di Antonella Picciolo, nota sportiva milazzese che da anni pratica bodybuilding, disciplina a prevalenza maschile. E poi scuola e famiglia. La professoressa Antonella Costantino dell’Osservatorio di Area per il contrasto della Dispersione Scolastica e la Promozione del successo scolastico e formativo ha infatti parlato del loro ruolo scolastico e familiare nella cultura della non violenza. Toccante e particolarmente inciso è stato l’intervento di Mariapia Cocivera, pedagogista e criminologa messinese che dal punto di vista professionale ha messo in evidenza il numero sempre crescente di casi e di quanto può essere importante il supporto e l’aiuto da dare alle donne che decidono di denunciare. Vanno aiutate e supportate in un percorso lungo e doloroso. Durante il convegno, che si è svolto a Palazzo d’Amico, è stato esposto il quadro l’Indifferenza (olio su tela) dell’artista milazzese Mariagrazia Toto. Mariagrazia, durante un breve intervento, ha spiegato la sua opera. “La persona che amavo di più al mondo mi aveva tradita. Si uccide non solo a pugnalate con un coltello: anche l’indifferenza degli altri può ammazzare moralmente ed è una condizione dolorosissima quella di non essere capiti quando ci si sente abbandonati e finiti dentro.” Condividi questo articolo Facebook Twitter Email Print Whatsapp Linkedin Visite: 324 CONTINUA A LEGGERE SU OGGIMILAZZO.IT