Francesco nel giorno della sua Cresima al Duomo di Milazzo (1991)Milazzo, al Duomo la mostra sul milazzese Francesco Davide Salmeri. Chiesta la beatificazione 7 Novembre 2024 Cronaca 1 Commenta Il 24 novembre in occasione della giornata della Pastorale giovanile, padre Giuseppe Currò nella chiesa del Duomo ha organizzato una mostra sul milazzese Francesco Davide Salmeri. L’esposizione, che riguarderà alcuni momenti della sua vita, sarà sistemata accanto alla statua di San Domenico Savio, a cui il giovane milazzese era devoto. Ma non ha fatto solo questo padre Giuseppe Currò, parroco della parrocchia di Santo Stefano Protomartire, in questi giorni ha scritto alla Curia di Messina per riconoscere “Beato” il giovane Francesco Davide Salmeri che perse la vita a quindici anni a causa di un incidente stradale sull’A20 dopo avere vissuto “in odore di santità”. Al centro padre Currò «Chi lo ha conosciuto personalmente ne mantiene un vivo ricordo e sono convinto che questo giovane, nella sua breve ma intensa esistenza, dimostra segni evidenti di vita coerente al suo battesimo – scrive padre Currò al vescovo Mons. Giovanni Accolla a cui spetta il “nulla osta” – Le chiedo di poter istruire l’iter canonico per riconoscere e dimostrare la santità della vita di Francesco Davide attraverso l’esercizio delle virtù teologali».Della sua beatificazione si parla da anni ma fino ad oggi il percorso non è stato mai avviato. Da anni su Facebook esiste il profilo “Francesco Davide Salmeri: un santo tra di noi” con cui amici e parenti intendono far conoscere la figura di questo giovane. A Francesco Davide Salmeri viene attribuita la guarigione miracolosa di un giovane milazzese vittima anche lui di un grave incidente. Il ragazzo si svegliò dopo 5 giorni di coma e dopo che la mamma, disperata, aveva messo l’immagine di Francesco sotto il cuscino del figlio all’ospedale. Testimonianza, sottoscritta, firmata e depositata in Curia. Francesco Davide Salmeri è nato il 15 agosto 1977. A sette anni chiese di poter servire in qualità di ministrante quel Gesù che gli piaceva tanto da ritenerlo l’amico più prezioso. Nel 1988, anno del centenario della morte di Don Bosco, conobbe la vita e rimase affascinato da quel prete che si era votato ai ragazzi coniugando santità e allegria. A Pasqua 1993 scrisse quasi profeticamente: «Adesso sono pienamente convinto che Dio nel suo immenso amore per me, mi farà morire, ma non peccare. Sì, io morirò giovane oppure diventerò sacerdote. È questo il mio futuro. Grazie a Lui, posso stare tranquillo: so che non smarrirò la via che conduce al Cielo». Parole quasi profetiche. Il 15 maggio di quell’anno la tragedia. Lo scorso 2 novembre padre Currò ha organizzato un momento di preghiera davanti alla tomba di Francesco. Condividi questo articolo Facebook Twitter Email Print Whatsapp Linkedin Visite: 1.887 CONTINUA A LEGGERE SU OGGIMILAZZO.IT