Anteprima nazionale il 5 ottobre al ‘The Screen Cinemas. Il Milazzo Film Festival, in collaborazione con la multisala cinematografica del Parco Corolla, propone l’anteprima della proiezione del film ‘Iddu. L’ultimo padrino” di Fabio Grassadonia e Antonio Piazza, in concorso all’81 edizione del Festival di Venezia.

All’incontro moderato da Antonio Nunzio Isgrò, interverranno, prima della proiezione, uno dei registi Antonio Piazza e l’attore Elio Germano.

L’appuntamento è alle 18.30.

Subito dopo, alle 20.15, Elio Germano e Antonio Piazza alla Multisala Apollo di Messina incontreranno il pubblico messinese che, dopo l’incontro con il cast, potrà assistere alla proiezione del film.

La pellicola uscirà nelle sale di tutta Italia il 10 ottobre, è prodotta da Indigo Film con Rai Cinema e la distribuzione è affidata a 01 Distribution. Toni Servillo ed Elio Germano sono gli eccezionali protagonisti di quest’opera dove spiccano anche le interpretazioni di attori quali Barbora Bobulova e Fausto Russo Alesi.Elio Germano e Antonio Piazza incontreranno il pubblico messinese e, a seguire, ci sarà la proiezione dell’anteprima nazionale di questo film, presentato in Selezione Ufficiale all’81 edizione del Festival di Venezia e che rappresenta il capitolo finale della trilogia, iniziata con “Salvo” e proseguita con “Sicilian Ghost Story”.

“Iddu – L’ultimo Padrino”, è liberamente ispirato a Lettere a Svetonio (2008), libro che raccoglie gli scambi epistolari avvenuti nei primi anni Duemila fra il boss mafioso latitante Matteo Messina Denaro e l’ex sindaco di Castelvetrano Antonino Vaccarino.

SINOSSI. Sicilia, primi anni 2000. Dopo alcuni anni in prigione per mafia, Catello, politico di lungo corso, ha perso tutto. Quando i Servizi Segreti italiani gli chiedono aiuto per catturare il suo figlioccio Matteo (Matteo Messina Denaro), ultimo grande latitante di mafia in circolazione, Catello coglie l’occasione per rimettersi in gioco. Uomo furbo dalle cento maschere, instancabile illusionista che trasforma verità in menzogna e menzogna in verità, Catello dà vita a un unico quanto improbabile scambio epistolare con il latitante, del cui vuoto emotivo cerca d’approfittare. Un azzardo che con uno dei criminali più ricercati al mondo comporta un certo rischio.