Riceviamo e pubblichiamo questa lettera inviata alla nostra redazione da una mamma che, da giorni, non riesce a farsi assegnare un pediatra per il suo bambino. La signora racconta la sua esperienza all’Asp di Milazzo mettendo in evidenza che neanche tramite il servizio online è riuscita a risolvere la questione.

LA LETTERA. Buongiorno, con questa lettera vorrei mettere in evidenza la situazione, a mio avviso imbarazzante e insostenibile, che c’è attualmente all’Asp (ex Asl) di Milazzo. Per dei servizi medici che spettano di diritto ai cittadini, soprattutto per i piccoli pazienti (scelta e assegnazione pediatra) trovo inaudito che consegnino solo venti numeri al giorno e soprattutto fuori dall’orario di servizio e lontano dall’orario d’apertura degli uffici stessi.

Mi spiego meglio. All’Asp cominciano a consegnare i numeri alle sei di mattina. Succede quindi che alle sette e mezza i numeri sono praticamente già terminati. Gli addetti ai lavori aprono il servizio e gli uffici alle nove, prima non ci sono i medici che portano avanti le pratiche. Ecco perchè i numeri, per me, andrebbero dati alle nove e non tre ore prima. Nello stesso ufficio, oltre il servizio di scelta pediatrica e dei medici, vengono assegnate anche le esenzioni mediche per patologie, invalidità.

Secondo me è una pratica scorretta. Anche perché il servizio online è fermo e le pratiche sono bloccate ad agosto.

Trovo inammissibile tutto ciò. I bambini hanno diritto di avere un pediatra. E non tutti i genitori hanno la possibilità di alzarsi all’alba per accaparrarsi un numero. Grazie

LETTERA FIRMATA