In nome della lotta all’evasione fiscale, dopo lo strumento del concordato preventivo biennale, (ancora oggi in bilico tra proclami, scioperi e quasi certa proroga), per imprese e professionisti arriva, dal 2025, l’obbligo di pagare le spese di trasferta e di rappresentanza con carte di credito o altri mezzi di pagamento tracciabili. Chi non si adeguerà, perderà il diritto alla deduzione del costo, sia ai fini Ires che ai fini Irap, e per il dipendente che chiede il rimborso scatterà la tassazione in busta paga. La stretta è prevista dall’articolo 10 del Ddl di Bilancio per il 2025 e riguarderà spese di vitto e alloggio, nonché di trasporto con autoservizi non di linea. L’intervento sulle modalità di pagamento delle spese di trasferta (vitto, viaggio e alloggio) tende a contrastare due condotte evasive ormai generalizzate:

  • la fatturazione da parte dei prestatori e della deduzione in capo ai committenti di costi non effettivamente sostenuti.
  • il rimborso a dipendenti o amministratori di note spese di importo gonfiato o comunque non relative a oneri effettivamente pagati.

Si interviene pertanto sulla disciplina dei rimborsi spese a dipendenti e a parasubordinati (co.co.co.) nonché agli amministratori di società, per cui dovranno essere chiarite le modalità di documentazione del pagamento tracciato da parte del soggetto, ad esempio fornendo copia fotografica degli scontrini dei Pos rilasciati dal taxista. La norma interviene poi sulla deducibilità di queste spese in capo al contribuente che le sostiene. Per i professionisti si stabilisce (fermi restando i limiti di deducibilità del 75% per alberghi e ristoranti, nel tetto massimo del 2% dei corrispettivi percepiti), che le spese per prestazioni alberghiere o per somministrazione pasti, come pure quelle per trasporti a mezzo taxi e Ncc, che vengono addebitate analiticamente al cliente, sono deducibili solo se pagate con i richiamati mezzi tracciabili.

Anche per le imprese le spese di vitto e alloggio e i rimborsi analitici di spese di trasporto effettuati con taxi e Ncc diventeranno deducibili, dal 2025, soltanto se pagate con mezzi tracciabili e ciò sia se il costo è sostenuto direttamente, sia in presenza nota spese.

Altra novità molto importante riguardale spese di rappresentanza (quelle deducibili all’ 1,5% del fatturato su ricavi sotto i 10 ML) sostenute dal prossimo esercizio, le quali dovranno essere tutte documentabili e pagate attraverso idoneo mezzo tracciabile.

SANTI GRILLO, commercialista