La Corte d’Appello di Messina (presidente Antonino Giacobello) ha disposto per Giuseppe Busacca, la revoca della sorveglianza speciale e il dissequestro di beni per oltre cento milioni di euro anche per dei terzi interessati, tra cui l’ex moglie e i figli.

Busacca, che ha costruito un impero economico che ruota attorno alle cooperative di assistenza ad anziani e disabili nel messinese, era stato raggiunto insieme ad altri soggetti dal decreto di sequestro della sezione delle Misure di prevenzione del Tribunale di Messina nel 2021 dopo l’inchiesta della Procura antimafia che documentava una “alleanza criminale” tra Busacca e l’ex vice presidente del consiglio comunale di Milazzo Santino Napoli. Busacca rispondeva anche per intestazione fittizia di beni aggravata da finalità mafiosa, riciclaggio e beni di provenienza illecita.

Adesso è stata riconosciuta “la mancata pericolosità sociale” in integrale accoglimento degli appelli ha revocato la misura di sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno e la confisca patrimoniale. Per i beni, cooperative sociali, aziende agricolo-faunistiche, discoteca, hotel, lussuose ville nella zona di Milazzo e sui Nebrodi, conti correnti e depositi bancari all’estero, è stata disposta la restituzione.

LEGGI ANCHE: https://www.oggimilazzo.it/2021/12/16/operazione-hera-a-milazzo-e-sui-nebrodi-sequestri-per-oltre-100-milioni-di-euro-tra-locali-societa-e-alberghi/