Le imprese del settore agricolo, della pesca e dell’acquacoltura possono finalmente presentare domanda per il credito d’imposta relativo agli investimenti in beni strumentali nuovi effettuati nel Mezzogiorno nel corso del 2023.

L’agevolazione, prevista dalla Legge di Stabilità 2016 (legge n. 208/2015, articolo 1, commi da 98 a 108), è stata riaperta dall’Agenzia delle Entrate con il provvedimento del 15 ottobre 2024. Provvedimento che ha approvato il modello e le relative istruzioni per la richiesta del credito di imposta. Per l’anno 2024, il limite di spesa è fissato a 90 milioni di euro.

Il credito d’imposta è destinato alle imprese operanti nei settori della produzione agricola primaria, della pesca e dell’acquacoltura. L’agevolazione è riconosciuta a fronte di investimenti in beni strumentali nuovi destinati a strutture produttive localizzate nelle zone assistite di Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Sardegna, Molise e Abruzzo.

L’ammontare del credito effettivamente fruibile da ciascuna impresa sarà calcolato applicando una percentuale al credito d’imposta richiesto. Tale percentuale sarà determinata dall’Agenzia delle Entrate entro 10 giorni dalla scadenza del termine di presentazione della Comunicazione e sarà ottenuta rapportando il limite di spesa all’ammontare complessivo dei crediti richiesti. Se l’ammontare complessivo delle richieste risultasse inferiore al limite di spesa, la percentuale sarà pari al 100%.

Il credito d’imposta per investimenti in beni strumentali nel Mezzogiorno potrà essere utilizzato esclusivamente in compensazione tramite modello F24, attraverso i servizi telematici dell’Agenzia delle Entrate.

L’utilizzo sarà possibile a decorrere dal giorno lavorativo successivo alla pubblicazione del provvedimento che renderà nota la percentuale di calcolo. Previa ricezione di una seconda ricevuta che ne conferma il riconoscimento.

La domanda per ottenere il credito d’imposta per investimenti nel Mezzogiorno deve essere presentata esclusivamente per via telematica, utilizzando il software “CIMAGRICOLTURA23”. L’invio è già possibile (dal 17 ottobre) e potrà essere effettuato fino al 18 novembre 2024.

SANTI GRILLO, commercialista