I consiglieri comunali di minoranza Lorenzo Italiano, Giuseppe Crisafulli, Alessio Andaloro e Damiano Maisano hanno preso posizione sull’iter che sta caratterizzando l’attività dell’Osl per la gestione del dissesto di palazzo dell’Aquila. Gli esponenti dell’opposizione hanno fatto presente che nel Comune di Taormina l’Organo Straordinario di Liquidazione nel giro di appena tre anni dall’insediamento ha chiuso la procedura di competenza inviando all’amministrazione e al Consiglio il provvedimento per l’approvazione dell’equilibrio di bilancio.


”Milazzo – hanno affermato i consiglieri in una nota – si trova nella stessa situazione di dissesto, ma dall’Osl, che si è insediato nel 2016, dopo 8 anni ancora  non ha  dato elementi concreti ed ufficiali per chiudere questa fase. Non si  comprendono queste lungaggini per presentare il rendiconto della gestione dissestuale e l’elenco definitivo degli accantonamenti sulle istanze che non sono giunte all’accordo transattivo. E’ paradossale che l’Osl non  informi il Consiglio comunale sullo stato dell’arte ed è grave che il Consiglio che verrà chiamato ad approvare l’equilibrio di bilancio non venga notiziato sull’attività  svolta, così come stabilisce la normativa. Ad oggi solo sporadiche notizie e risposte a domande fatte all’Osl da noi Consiglieri di opposizione, al di la del solito ritornello scritto che l’Osl è  un organo autonomo e notizia solo i propri riferimenti Istituzionali. Comportamenti discutibili perché non va dimenticato che in Consiglio torneranno tutti quei debitori che non hanno accettato la transazione offerta dall’Osl al 40%, 50%, o 60% di crediti vantati dopo decine di anni“

I rappresentanti dell’opposizione evidenziando poi che “l’Amministrazione in ogni determina e delibera fa riferimento che l’Ente è uscito dal dissesto e spende senza pensare che dovrà affrontare la copertura dei debiti che arriveranno in Consiglio. Per questo abbiamo deciso di chiedere, attraverso i nostri riferimenti politici nazionali una ispezione Ministeriale per fare luce, 8 anni dopo l’insediamento della commissione di liquidazione, della situazione