Dopo cento anni il Commissariato di Polizia di Stato “abbandona” Milazzo. Sì, proprio così, “abbandona”. Ieri la foto del montacarichi pronto a portare via gli arredi degli uffici e posizionato esattamente davanti l’insegna che da sempre indica in città la sede delle forze dell’ordine, è stata pubblicata per primo da Gabriele Italiano. Per poi fare il giro dei social. L’immagine è stata postata su Facebook da Gabriele in bianco e nero, come per voler dare ancora più risalto a una decisione, quella di trasferire il Commissariato a San Filippo del Mela, che segna l’inizio di un capitolo “nero” per Milazzo. Perchè, anche se il trasferimento è temporaneo, la Città del Capo resterà per anni senza commissariato.

Ed è veramente l’inizio di un capitolo buio. Non saranno poche le difficoltà da affrontare per gestire le emergenze, le chiamate di intervento, l’ordinaria amministrazione. Un controllo delle forze dell’ordine “a distanza” inconcepibile anche per gli stessi agenti.

L’immobile di via Francesco Crispi, che ha sempre ospitato la Polizia di Stato, verrà demolito dal Comune per realizzare un centro servizi turistico finanziato con fondi del Pnrr. Un progetto che ha reso necessario lo spostamento del Commissariato in un’altra sede. Una soluzione, che anche se “temporanea”, lascia senza parole.

Come ha lasciato senza parole la foto scattata ieri. Foto che ha fatto sentire i milazzesi “abbandonati”.

L’obiettivo per poter riportare il commissariato a Milazzo è quello di ottenere un ingente investimento per ristrutturare palazzo Magnisi, bene confiscato lo scorso anno, e individuato per essere la sede definitiva del Commissariato di Milazzo.

Per farlo occorrerà stilare una progettazione esecutiva e attingere alle linee di finanziamento previste per il potenziamento delle caserme. Ma, a conti fatti, i tempi per la realizzazione di un progetto di questo tipo sono lunghi nonostante tutti i tentativi per cercare di accelerare l’iter.

I locali di via Francesco Crispi verranno consegnati al Comune di Milazzo martedì 15 ottobre. Ad intervenire sulla questione, per l’ennesima volta, sono stati i consiglieri di minoranza Lorenzo Italiano, Alessio Andaloro, Damiano Maisano, Giuseppe Crisafulli. La loro protesta contro questa decisione, come quella del sindacato di polizia Coisp che fin da subito ha manifestato il proprio disappunto criticandone apertamente forma e merito e il Movimento 5 Stelle, è rimasta in tutti questi mesi inascoltata.

«Oggi – scrive Lorenzo Italiano in una nota inviata alla stampa – è un giorno funesto per la nostra città. Il Commissariato di Polizia dopo cento anni è stato sfrattato dai locali di Francesco Crispi. Vedere tutti i pacchi di documenti uno sull’altro, i camion per il trasloco è molto triste. Stamattina leggere sul volto degli agenti la tristezza mista allo sconforto e alla preoccupazione, mi ha reso ancora di più sensibile a stati d’animo di apprezzamento e ammirazione per uomini dello Stato che per più di un secolo hanno svolto il servizio in un tutt’uno con i milazzesi e la città. Un presidio di legalità smantellato, per scelta e per volontà politica, senza dare una soluzione alternativa ne prova d’appello. Eppure soluzioni alternative sono state proposte da noi consiglieri di minoranza, tutte bocciate, compresa la soluzione ottimale di Villa Vaccarino nelle more di adeguare i locali di via Cumbo Borgia.
Nulla è stato fatto per fare rimanere questa Istituzione a Milazzo, le due fatte proposte di trasferimento ai Cappuccini e alla Zirilli erano tali per fare dire di no al Questore, Locali non adatti e poco praticabili alle esigenze di un Commissariato.
Una scelta, una volontà politica messa in atto dal Sindaco e dalla sua amministrazione. Nessuna soluzione si è voluta trovare, solo l’aut aut per andare via. Mi dispiace per i tanti che in questa vicenda hanno voluto tenere la testa sotto la sabbia e praticare la lezioncina del non vedo, non sento, non parlo ,mi chiedo perché tutto questo? A chi serve? Il milazzese è inorridito per tutto quanto sta succedendo. Un presidio di legalità posto in pieno centro, che solo le auto posteggiate erano deterrente per i tanti abituati a delinquere. A chi ha permesso tutto ciò rispondiamo che non cancellerà dalla storia di Milazzo la parola Commissariato, perché faremo di tutto per riportato a casa»

A San Filippo del Mela gli uffici saranno divisi in due sedi: quella centrale nell’edificio che fino a qualche mese fa ospitava la Polizia Locale e la Pro Loco l’altra, a poche centinaia di metri di distanza, dove verranno allestiti l’Ufficio Denunce e lo sportello per il rilascio del passaporto. 

Nel porto di Milazzo, invece, sarà aperto in un locale dell’Autorità portuale l’Ufficio di Frontiera.

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Ottobre.
Ottobre.
3 giorni fa

una cittadina senza i suoi organi è una cittadina morta. mi spiace per il declino che prenderà Milazzo.

Roberta
3 giorni fa

Siamo solo rassegnati, dopo le inutili lotte contro l’abbattimento degli alberi secolari a Milazzo, e contro il rendere edificabile tutta la città comprese le zone storiche del borgo con parcheggi, palazzi costruiti uno sull’altro e che non lasciano spazio a spazi verdi e campagne, siamo solo stanchi