LIPARI. Costruire sulle isole, districandosi tra leggi, sentenze e restrizioni, è davvero difficile ma quando di mezzo si mette anche la carenza di personale negli uffici cruciali, la cosa diventa quasi impossibile. A Lipari succede che all’ufficio urbanistico comunale, quello deputato alla verifica e all’ istruttoria delle diverse pratiche edilizie, al rilascio dei numerosi certificati di destinazione urbanistica e alla programmazione delle attività necessarie per l’ approvazione di strumenti fondamentali per lo sviluppo, le unità di personale siano così poche da non poter assolvere in tempo adeguato alle esigenze del settore.

A lanciare l’ allarme, in una lettera aperta inviata al sindaco di Lipari Riccardo Gullo, è l’Associazione tecnici eoliani guidata da Gaetano Barca, la stessa, che nei mesi scorsi, nel riunire a Lipari gli stati generali dell’ edilizia siciliana, ha chiesto alla Regione l’ istituzione di un tavolo permanente sull’ edilizia per le isole minori. Questo perché con le attuali disposizioni se non si trova una soluzione con un provvedimento ad hoc migliaia di costruzioni sulle isole minori, Eolie comprese, dovranno essere demolite.

Nella lettera inviata a Gullo i tecnici eoliani lanciano un altro allarme che riguarda le isole che dipendono dal Comune di Lipari. L’ ufficio urbanistico di Lipari è in piena carenza di personale.Il problema porta al mancato rispetto dei termini di legge per il rilascio dei titoli edilizi e dei certificati.

“La ritardata elaborazione delle pratiche che non necessitano di alcun provvedimento- scrivono i tecnici – grava sempre più sui cittadini costringendoli ad affrontare l’aumento dei costi che lievitano giorno dopo giorno a causa di diverse congiunture. In molti casi, i rilasci dei permessi, risulta essere tardivo rispetto ai termini imposti rispetto alle autorizzazioni rilasciate dagli altri enti. Ciò comporta – spiegano i tecnici eoliani nella lettera aperta – la ripresentazione delle pratiche per scadenza dei termini di validità. Questa situazione genera inevitabili tensioni tra uffici, tecnici professionisti e cittadini”. E aggiungono: ” Recentemente abbiamo assistito a un ulteriore aggravamento della situazione: il tecnico incaricato di istruire le pratiche di Valutazione di incidenza ambientale è stato sottratto per tre giorni alla settimana da tale servizio”.

«Siamo certi – concludono i tecnici dell’ associazione rivolgendosi al primo cittadino – che troverà una soluzione adeguata. L’associazione attiverà tutte le procedure previste dalla legge per tutelare i diritti dei propri clienti nei tempi stabiliti dalle norme vigenti»