Ritorna anche quest’anno, in occasione della festa patronale dedicata a Maria Santissima delle Grazie sulla scalinata Di Terme Vigliatore un’opera artistica di Umberto Cipriano. Si tratta della riproduzione di due opere: “Madonna con il Bambino tra gli angeli” (di Don Ramon Bayeu , 1789) e “Vergine Maria” (di Rafael Rodrguez,1949) che si trovano a Siviglia (SPAGNA).

L’opera realizzata attraverso una particolare tecnica che consiste nella sovrapposizione e fissaggio di vari materiali appositamente lavorati e colorati principalmente cartapesta, sabbia, e varie luci per dare maggiore risalto alla scenografia nelle ore serali è stata scoperta il 7 di settembre. E resterà esposta fino al 19 settembre.

Il 15, giorno della festa patronale, la processione passerà davanti la scalinata e dopo qualche istante di sosta, riprenderà il suo tradizionale percorso.

L’OPERA. Al centro dell’opera la Vergine Maria è raffigurata con il piede appoggiato su un cuscino e tiene in braccio Gesù Bambino, attorniata da sette arcangeli.
L’Arcangelo Gabriele tiene in mano un giglio bianco simbolo di purezza, Raffaele un vasetto di medicinali come guaritore, Uriele ha una candela tra le mani indice di luce divina. Geudiele è raffigurato con una corona di alloro segno di glorificazione di Dio, Salatiele con un ramoscello d’ulivo preludio di pace, mentre Barachiele offre simbolicamente a Maria tutte le nostre preghiere e intenzioni mediante una cesta ricolma di rose e rosari.


San Michele Arcangelo è ritratto in basso a sinistra con una spada, mentre avanza verso il demonio per colpirlo. Il demonio è raffigurato come un dragone con sette teste eruttanti fuoco dalla bocca, una delle quali mangia la mela che aveva offerto a Eva nel Paradiso Terrestre; in basso vi è un’anima dannata avvolta tra le spire della coda del dragone rimanendone tragicamente imprigionata.
San Giovanni evangelista è raffigurato a destra con il suo libro in mano (l’Apocalisse) e affiancato da un’aquila, simbolo di forza spirituale.
Gesù Bambino stringe tra le mani alcune coroncine del rosario (simbolo di preghiera e fune di salvezza) che aiutano l’uomo a innalzare la propria anima a Dio, fissando la STELLA, cioè MARIA.

All’esterno del quadro, in fondo alla scenografia luminosa, spicca una stella, la quale richiama la Preghiera di San Bernardo di Chiaravalle: « …SE T’IMBATTI NEGLI SCOGLI DELLE TRIBOLAZIONI, GUARDA LA STELLA, INVOCA MARIA…»

Le foto sono di Carmelo Alesci