Dopo oltre trenta anni ritorna in vita la Gim, la Gioventù Minima francescana milazzese. Un lungo stop aveva messo in cantina la storica associazione cattolica composta da giovani e nata negli anni sessanta tra le mura del Santuario di San Francesco Da Paola. La Gim è stata centro di aggregazione di generazioni di giovani milazzesi.

Da pochi mesi il suo cuore è tornato a battere grazie a ventidue ragazzi: Emanuel Piraino (presidente), Samuele Trifirò, Emanuele Mastroeni (vicepresidente) Antonella Formica, Antonio Doddo, Arianna Imperituro, Carol Formica, Cristina Amaddeo, Claudio Antonazzo, Emanuela Salmeri, Alessia Irato, Mirko Donato, Sofia Irato, Salvatore Irato, Sofia Catanzaro, Sofia Aricó, Cristian Russo, Miriam Parisi, Rossella Freni, Thomas La Malfa e Sofia Parisi. Il più grande di loro ha 25 anni e la più piccola ha 4 mesi ed è figlia di due componenti della Gim.

Tutti giovanissimi e tutti legati dall’amore verso la Gim trasmesso dai papà, dai nonni, dagli zii. Insomma una vera e propria tradizione familiare che passa da una generazione ad un’altra e che spinge questi ragazzi a continuare la strada intrapresa dai genitori.

Loro che in nome di San Francesco hanno avuto da padre Saverio Cento un cordone.  Allacciato ai fianchi durante una cerimonia ufficiale durante il quale i nuovi componenti della Gioventù Minima hanno giurato al Santo di seguirlo in questo cammino guidati sempre dalla sua luce.

LA SEDE. Con loro cambia anche la sede. Non più quella storica del primo piano ma il seminterrato del Santuario. Più visibile e alla portata di tutti. I lavori di ristrutturazione sono cominciati ad inizio anno e si sono conclusi a fine aprile grazie anche al contribuito dei fedeli che hanno collaborato con l’acquisto dei biglietti di beneficenza, mentre per il resto dei lavori è stato necessario l’aiuto dei componenti della Gim che ogni mese raccolgono un contributo proprio nella cassa della sede. Ma ancora di più grazie al supporto dei privati che in qualche modo hanno contribuito economicamente o con l’acquisto di materiale per i lavori.

L’obiettivo è quello di far ritornare la Gioventù Francescana al suo vecchio splendore. Fino agli anni 80 erano più di cinquanta le persone che si incontravano per stare insieme realizzando telefilm, facendo riprese come fosse un teatro, giocando a biliardino, a ping pong e a carte. «Abbiamo tanta voglia di crescere e di crescere tutti insieme – confessa il presidente Emanuel Piraino – Stiamo programmando gite, manifestazioni pubbliche e organizzando tornei, soprattutto di ping pong che per noi rappresenta la rinascita di una tradizione. In passato, nella vecchia sede, infatti, si giocava per ore. Ragazzi e adulti si sfidavano a table tennis in pomeriggi pieni di allegria»

Vederli tutti insieme è uno spettacolo che in alcuni casi emoziona come ad esempio nell’ultima festa di San Francesco in cui ognuno di loro in qualche modo ha supportato la processione

Ognuno di loro indossa una maglietta personalizzata di colore nero con una piccola foto di San Francesco posizionata al di sopra della parola GI.M. mentre sul retro della maglia è incisa la scritta “Santuario San Francesco Da Paola”.

Tutto viene deciso da un direttivo composto da otto dei ragazzi, che una volta a settimana si riuniscono per discutere dei problemi, per scrivere nel registro i guadagni, per programmare i nuovi progetti e per esporre idee che possano coinvolgere anche la cittadinanza.

«Siamo riusciti – continua Emanuel Piraino – ad organizzare alcuni importanti eventi come il torneo di calcio che si è svolto lo scorso 15 e 16 Giugno a cui hanno preso parte associazioni milazzesi come il Gifra e New Team e alla fine del torneo abbiamo consegnato delle targhe in onore di San Francesco. Abbiamo anche organizzato un carnevale in piazza e una tombolata nel periodo natalizio»

«Vogliamo – concludono in coro i ragazzi della Gim – raggiungere un obiettivo fondamentale. Quello di far conoscere alla città la storia di San Francesco. Il nostro dispiacere più grande è che il nostro santo viene ricordato e celebrato solo durante il periodo della festa. Ma lui è sempre accanto a noi»

Insomma per i fedeli del Santuario è un tuffo nel passato. La sede della Gim è tornata ad essere per molti una seconda casa e il loro desiderio è quello di far entrare sempre più persone possibili al suo interno.

ARTICOLO di Alessia Giunta