Otto eventi, otto tipologie diverse di argomento letterario: dal giornalismo d’inchiesta al saggio sociologico, dal romanzo storico alla letteratura classica passando per i racconti di vita vissuta da un medico, l’ impegno civile, la storia della musica Italiana e, a conclusione, l’incontro con due dei più vivaci intellettuali di oggi. Questo il programma letterario per l’estate 2024 dell’Associazione culturale “Città Invisibili” di Milazzo. Così anche quest’anno l’associazione milazzese col patrocinio del Comune ha promosso una serie di appuntamenti estivi che si svolgeranno in diverse location (Atrio del Carmine, Villa Vaccarino, palazzo D’Amico).

«Abbiamo fatto uno sforzo organizzativo non indifferente ma siamo riusciti ad avere nomi di un certo livello che, a partire dal 5 luglio saranno a Milazzo – ha detto il presidente dell’associazione, Santo Laganà – Sono certo che anche gli autori meno conosciuti però sapranno catturare il pubblico che agli incontri da noi organizzati è sempre stato numeroso».
E già il primo, quello del 5 luglio avrà un ospite d’eccezione: il giornalista Sigfrido Ranucci che nell’Atrio del Carmine presenterà il suo libro “La scelta”.

l 13 luglio invece a Villa Vaccarino dibattito sul saggio di Federico Vitella dedicato alle maggiorate e al divismo in Italia. Il 21 luglio spazio alla storia con “Invictus” romanzo di Cristiano Parafioriti. Il 27 luglio sempre nei giardini di Villa Vaccarino, Angelo Broccolo presenterà “E le nuvole camminano”, storie di vita vissuta da parte di un medico di famiglia come ce n’erano un tempo, coinvolto nella vita dei suoi assistiti. Il 9 agosto, una lettura più impegnata con Massimo Raffa che presenterà “Aristotele, questioni di armonia”.
Si parlerà di impegno civile con Salvo Vitale che sempre a Villa Vaccarino presenterà, in una data ancora non definita, “Cento passi ancora”.
Chiusura a settembre con due eventi che si terranno a Palazzo D’Amico: il 14 “Storia della musica italiana” di Foffo Bianchi e Duccio Pasqua, il 25 con Carlo Greppi con “Un uomo di poche parole” e Tommaso Greco “Curare il mondo con Simone Weill”.