Oggi, giorno della Liberazione, si protesta contro il “muro della vergogna”. Il centronistra di Milazzo protesta stamattina contro la realizzazione di un parcheggio per bus turistici ai piedi del castello di Milazzo. Subito dopo il gruppo si sposterà a Piazza Roma per la consueta celebrazione della Liberazione dal dominio nazifascista

A sollevare la questione già da diverse settimane è stata la sezione milazzese di Italia Nostra, che ha definito l’opera inutile e dannosa e che, nei giorni scorsi, ha inviato una lettera alla Soprintendenza a firma del presidente Guglielmo Maneri, in cui chiede in base a quali prescrizioni la Soprintendenza ha concesso le autorizzazioni necessarie, ribadendo che l’area di sosta sotto la cinta del Castello della Città fortificata sia sotto tutela delle Norme tecniche del piano regolatore.

«La zona A1 si estende da Via Papa Giovanni XXIII fino a Via Trincera, pertanto l’area in questione, è assoggettata dai vincoli di tutela», ha detto il presidente Maneri durante una conferenza stampa.

Un argomento che ha suscitato le polemiche anche da parte del coordinamento del centrosinistra. «Già nel dicembre scorso – scrivono in un comunicato – denunciammo la dissennata idea di realizzare un parcheggio per autobus sotto le mura del castello in  violazione al  vincolo monumentale, al PRG, al Piano dei parcheggi ed al buon senso. Adesso che è sotto gli occhi di tutti la violenza di un muro in cemento armato che, oltre tutto oscura la vista delle imponenti mura spagnole per una gran parte della via Giovanni XXIII, perdurando il silenzio degli organi di controllo, occorre elevare il livello della protesta per dare voce all’indignazione pubblica di chi vede violentato il prezioso patrimonio storico e monumentale della Città di Milazzo»

Il nuovo parcheggio per bus ai piedi della cittadella fortificata di Milazzo sarà oggetto di una seduta di consiglio comunale straordinario aperta alle associazioni cittadine. A chiederla sono stati i consiglieri di opposizione Damiano Maisano, Lorenzo Italiano, Alessio Andaloro, Pippo Crisafulli e la new entry Massimo Bagli. Estendendo l’invito a partecipare alla Soprintendenza dei Beni Culturali e Ambientali di Messina e a tutte le associazioni ambientaliste, storico/culturali regolarmente riconosciute del territorio.

Protesta anche l’Associazione Italiana Medici per l’Ambiente (ISDE). Peppe Falliti ha presentato un esposto/denuncia chiedendo le motivazioni e le autorizzazioni che hanno consentito al Comune di Milazzo, con l’avallo autorizzativo della Soprintendenza di Messina, di costruire un «devastante e inutile parcheggio per bus in una zona A1 di tutela monumentale».

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aiuto
aiuto
6 mesi fa

ma perché sperperare tutti questi soldi. la piazza d’armi all’interno del castello è sempre vuota. i bus dei turisti non si potevano posteggiare là? (personalmente butterei giù tutto e ci farei un palazzo tipo quello di via ettore celi)

MILAE
MILAE
6 mesi fa

Ma finitela… Che protesta ridicola! Il muretto è stato approvato da tutti gli organi preposti… Parlate di muro della vergogna, ma la vergogna non sapete neanche cosa sia. Ostruzionismo a tutti i costi

Davide
Davide
6 mesi fa

Io mi vergognerei se fossi in loro! L’orrido che avanza, travestito da pseudo modernità, sta soffocando ogni traccia della nostra identità culturale, storica e artistica. L’immagine complessiva della cittadina sta mutando in uno stridente campionario di obbrobri di cemento

Graziano
Graziano
6 mesi fa

Ed infatti si sta distruggendo piano piano tutto il bello che c’era a Milazzo

Elena
Elena
6 mesi fa

Una vergogna senza pari. Sconcertante il degrado a cui si stava riducendo la città di Milazzo