WCENTER 0XLHBGSFHH Una immagine di archivio del Policlinico di Messina. ANSALETTERA. «L’odissea di mia figlia rimasta 15 ore al Pronto Soccorso, costretta a chiamare i Carabinieri» 13 Gennaio 2024 Cronaca 4 Commenti LA LETTERA. Buongiorno, vi racconto la mia esperienza. Ieri mattina mia figlia, insieme ad altre tre colleghe universitarie di San Filippo del Mela e Barcellona Pozzo di Gotto, viene tamponata sul viale Gazzi a Messina. Il gentiluomo che procurato l’incidente, dopo aver inveito con l’aiuto del padre, si avvicina minaccioso alle ragazze. Prese dal panico chiamano la polizia. L’uomo va via lasciandole in panne e doloranti. Arriva la polizia e il 118. Ed è l’inizio dell’Odissea. Al Pronto Soccorso del Policlinico di Messina vengono registrate alle dieci del mattino, escono all’una di notte. Quindici ore di pronto soccorso, senza cibo né acqua, piene di dolori al collo alla schiena e alla testa, nessuno chiede come stiano segregate in una camera. Verso le 18 le ragazze chiamano i carabinieri che dicono di non poter intervenire. Il disappunto delle ragazze, ormai stremate dai dolori e dall’attesa, viene comunicato ai medici che chiamano la direzione sanitaria. A seguito di questo giunge la notizia che il direttore in persona verrà a visitarle. Dopo altre quattro ore vengono finalmente effettuate le radiografie. Dopo 15 ore dunque e 3 cambi turno del personale ospedaliero le ragazze vengono dimesse. È passata un’intera giornata per effettuare una consulenza e una radiografia. La Sanità siciliana è allo sbandoSalvo Previti Condividi questo articolo Facebook Twitter Email Print Whatsapp Linkedin Visite: 7.554 CONTINUA A LEGGERE SU OGGIMILAZZO.IT