Il grido d’allarme contro la chiusura del reparto di Ostetricia e Ginecologia dell’ospedale Fogliani parte in modo forte e chiaro soprattutto dalle sedici ostetriche della struttura mamertina. «Quello del nostro reparto – dicono – è una situazione critica. Tutto parte dalla carenza di personale ma invece di ipotizzare la chiusura dovrebbero valorizzarlo. Bisogna investire sulla struttura con nuovi medici». Negli ultimi mesi alcuni ginecologi, infatti, hanno deciso di abbandonare il nosocomio della Città del Capo per trasferirsi, per lo più, a Messina. Cosa che ha aggravato maggiormente la situazione.

«Nonostante da un po’ si vocifera della chiusura del nostro reparto – continuano – noi ci stiamo impegnando al massimo per garantire un’assistenza impeccabile a tutte le donne anche se da mesi lavoriamo con scarso personale medico e le nascite continuano ad essere numerose. Abbiamo solo pochi turnisti per cui è impossibile coprire i turni, specie notti e reperibilità. Il primario Vincenzo Mascellino da agosto prova a salvare il salvabile coprendo lui stesso alcune guardie, ha richiesto medici all’Asp, continua a richiedere aiuto ma neanche con i concorsi nessuno è stato ancora assunto. Noi ostetriche garantiamo i turni su Milazzo e Lipari, abbiamo i nostri corsi pre-parto, le gravide sono molto soddisfatte dell’assistenza ricevuta, sarebbe un peccato perdere un reparto che funziona solo per un problema che sembra essere politico. Noi ancora non abbiamo una notizia ufficiale da parte dell’azienda ma siamo molto preoccupate»

Intanto ieri il sindaco Pippo Midili ha incontrato a Messina il direttore facente funzioni dell’Asp, Domenico Sindoni per discutere di alcune criticità che si registrano all’ospedale di Milazzo e sulla paventata chiusura del reparto di ostetricia.

Su questo punto i vertici dell’Asp avrebbero confermato che le difficoltà ci sono e sono legate principalmente alla difficoltà a garantire soprattutto la reperibilità notturna per l’impossibilità di avere medici da poter destinare al reparto. Occorre quindi trovare una soluzione in quanto va da sé che, nell’impossibilità di garantire l’assistenza notturna diventa alto il rischio che il reparto chiuda costringendo i pazienti a rivolgersi alle strutture di Patti o a Messina.

«Una circostanza assolutamente da evitare – ha detto Midili – e per questo già domani convocherò una riunione con tutti i sindaci del comprensorio per venerdì al Comune e contestualmente   invierò a Palermo la richiesta di audizione urgente alla Commissione sanità dell’Ars. Occorre assumere una posizione forte, condivisa e unitaria per sollecitare un intervento immediato del governo regionale».

Altro aspetto affrontato è stato quello della presenza a singhiozzo del direttore sanitario al “Fogliani”.
«Ho rappresentato – ha aggiunto Midili – al direttore Sindoni la necessità che vi sia un direttore sanitario in pianta stabile e non presente un solo giorno o al massimo due alla settimana per alternarsi con Taormina. E ciò perché la titolarità della sede è Milazzo e non la cittadina jonica. Dovrebbe avvenire il contrario. La presenza del direttore sanitario è fondamentale anche per evitare discrasie organizzative e il sostituto pur stimatissimo in tutto il comprensorio, può solo riferire i problemi ma non assumere decisioni».

Nel corso dell’incontro si è parlato anche dei lavori al pronto soccorso. «Entro il 24 di questo mese – ha spiegato Midili – il Cga si pronuncerà definitivamente sull’assegnazione dell’appalto relativo i lavori di potenziamento, ma risolta la questione amministrativa resta quella logistica. Dal direttore generale ho appreso che non è possibile attuare la soluzione dell’utilizzo dell’ex Psichiatria, né c’è la possibilità di realizzare una tensostruttura. Questo mi preoccupa perché non vorrei che alla fine l’unica soluzione fosse lo spostamento a Barcellona. È chiaro che è una scelta che non possiamo accettare».