Una storia, quella del milazzese Emanuele D’Agostino (detto Peppino) fatta di amore e sacrificio. Ma anche una storia di emigrazione. Peppino, impiegato comunale, è un uomo che ha lasciato Milazzo per amore ma che non la ha mai dimenticata. A tal punto che per festeggiare i suoi cento anni ha voluto il “pezzo” più caro della sua città natale accanto a lui. Nel New Jersey.

LA STORIA. Peppino nel 1950 incontra una italoamericana al teatro Trafiletti, un incontro che ha fatto scattare fin da subito la scintilla dell’amore. I due si sposano l’8 ottobre del 1950 nella Chiesa di San Giacomo, allora Duomo di Milazzo. La sposa, però, parte subito per gli Usa mentre lui, per problemi burocratici, la raggiunge l’anno successivo con una nave che, salpando da Napoli, in undici giorni arriva a New York.

L’imbarcazione arriva al centro di immigrazione di Ellis Island, dove Peppino figura ancora nei registri del Museo dell’Emigrazione. Non appena arriva in America con grandi sacrifici mette su una bellissima famiglia con tre figli (uno scomparso nel 2019) sei nipoti e due pronipoti. Diventa così un americano a tutti gli effetti ma con il cuore sempre alla sua Milazzo. E per i suoi cento anni, compiuti lo scorso 2 novembre, ha voluto avverare un sogno. Riunire tutta la sua grande famiglia sparpagliata per il mondo. Così per festeggiare il suo secolo di vita, nel New Jersey, sono arrivati i parenti dalla California, dal Brasile, e da Milazzo.

Una mente eccellente, quella di Peppino, un uomo che è esempio di forza, coraggio e determinazione. Acento anni riesce ancora a parlare due lingue contemporaneamente.

L’elenco di alcuni immigrati registrati ad Ellis Island. In basso D’Agostino Emanuele