Alessandra Sgrò

Una milazzese nel cast della serie tv di Paolo GenoveseI leoni di Sicilia”, in onda da oggi su Disney+. Alessandra Sgrò, 27 anni, infatti, fa parte dello sceneggiato che racconta il riscatto sociale della borghesia e della famiglia Florio nella Sicilia tra il 1802 e il 1861, anno dell’Unità d’Italia. La vicenda è ovviamente tratta dal bestseller di Stefania Auci.

Il regista di “Perfetti Sconosciuti” esordisce così alla regia di una serie con un parterre di attori di tutto rispetto, da Michele Riondino a Miriam Leone, da Vinicio Marchioni a Ester Pantano, a Edoardo Scapetta. Una serie italiana su cui Disney ha investito tantissimo che verrà prodotto in tutta Europa. Quindi tradotto in diverse lingue.

Alessandra, alla sua prima esperienza come attrice, dopo il provino fatto con Genovese a Roma, è arrivata in finale con un’altra ragazza e alla fine è riuscita a conquistare la parte di Isabella Pillitteri. «E’ stata un’esperienza magnifica – racconta – io sono sempre stata una fan di Paolo Genovese, lavorare con lui con un cast di questo tipo è stato per me un sogno che si è avverato».

Alessandra ha cominciato la sua carriera come ballerina. Per tanti anni ha vissuto in Francia calcando i palcoscenici francesi più importanti. Poi il trasferimento nella capitale dove, sempre come ballerina sia televisiva che teatrale, ha lavorato in Rai. Ma il suo cuore all’improvviso ha cominciato a battere per la recitazione, così in contemporanea ha inziato a studiare in accademia. Fino a quando, in concomitanza con l’arrivo della pandemia, ha lasciato il mondo della danza e ha scelto la strada della recitazione. «Ho fatto tanti provini – confessa – non mi stancavo mai di tentare. Fino a quando sono stata scelta da Genovese per questa serie Tv girata per metà in Sicilia e per metà a Roma»

Alessandra durante un’esibizione come ballerina

LA TRAMA DEI PRIMI EPISODI: 1802. Il paese di Bagnara Calabra viene praticamente distrutta da un terremoto. Paolo Florio (Vinicio Marchioni) con il fratello Ignazio (Paolo Briguglia), la moglie Giuseppina (Ester Pantano) e il piccolo figlio Vincenzo decide di cambiar vita e di spostarsi a Palermo dove apre una bottega di spezie. L’inizio non è affatto semplice, gli affari non vanno bene e i nobili considerano i Florio «dei pezzenti e morti di fame». Un giorno la mancanza di cortice nelle farmacie, fondamentale contro l’influenza, spinge la popolazione a rivolgersi proprio ai Florio che ne avevano delle scorte. Da lì inizia la loro fortuna. Paolo pensa in grande: «I soldi sono l’unico potere che abbiamo per farci rispettare dai nobili», dice al figlio.

Alessandra sul set della serie “I Leoni di Sicilia”

Dopo la morte di Paolo, Vincenzo cresce con lo zio, da sempre innamorato di Giuseppina, e con l’imprinting del padre. Il ragazzo curioso accetta l’invito di un imprenditore a trascorrere tre mesi in Inghilterra, dove è cominciata la rivoluzione industriale. Da quel viaggio la sua vocazione imprenditoriale prende il largo.

Nel 1930 Vincenzo (Michele Riondino) compra una tonnara di un nobile rimasto a secco di soldi: «Basta pensare in piccolo, dobbiamo diventare un’industria», sprona lo zio, ancora con il retaggio del bottegaio. La lungimiranza di Florio lo porterò a diventare una dei più importanti armatori d’Italia.