«Facciamo appello al Prefetto di Messina affinchè riporti la Città Metropolitana alle sue responsabilità e competenze in merito al bypass del ponte del Mela, dopo che  ha disertato, in modo inopportuno e pilatesco, gli interventi di apertura al transito da parte del Genio Civile».

Il sindaco di Barcellona Pinuccio Calabrò è fortemente preoccupato per la sicurezza di coloro che attraversano la bretella che bypassa il ponte in fase di ristrutturazione che collega la città del Longano con Milazzo ed ha scritto  una missiva ufficiale al Questore di Messina, all’Assessorato regionale alle infrastrutture, al Genio Civile ed al Comune di Milazzo, e fa appello alla prefetta Cosima Di Stani 

Una strada alternativa definita “vergognosa” da più parti in quanto più vicina ad una pista da motocross che ad un’arteria che dovrebbe sostenere il passaggio di migliaia di mezzi al giorno. Dopo mesi di attesa, l’arteria che nelle previsioni avrebbe dovuto essere realizzata in una ventina di giorni, ha partorito un topolino. Il caos regna sovrano. La scarsa segnaletica e semafori che non sembrano perfettamente sincronizzati, complica ancora d più le cose e sono già aperte le scommesse su quanto durerà visto che a breve sono previste le prime piogge che – secondo gli esperti – ne mineranno ulteriormente la sicurezza. A prendere le distanze sin dal primo momento l’amministrazione Midili di Milazzo che ha anche disertato l’apertura avvenuta tre giorni fa, non inviando nemmeno una pattuglia della polizia locale per vigilare sugli accessi.

«A Federico Basile ricordiamo che è anche sindaco metropolitano – scriva Calabrò – e che Barcellona Pozzo di Gotto rientra tra i comuni di competenza. Nell’informarlo sullo sconcertante scaricabarile dei suoi uffici puntualizziamo che ogni responsabilità derivante da qualsivoglia accadimento correlato all’utilizzo della bretella non può che ricadere sulla Città Metropolitana di Messina. Superfluo ricordare che l’Ente, oltre ad essere proprietario dell’infrastruttura viaria ha esclusiva competenza sulle attività di vigilanza e sicurezza. Nonostante ciò, dopo settimane di assordante silenzio la Città Metropolitana è riuscita anche a rendersi invisibile al momento dell’apertura della bretella, non lasciandoci altra strada che un appello al Prefetto».

Calabrò, nonostante le difficoltà, non si tira indietro. «Anche dopo quest’ultima fuga dalle responsabilità da parte dell’Ente Metropolitano, quest’amministrazione continuerà a non tirarsi indietro e a fare la sua parte per quanto di competenza e in base alle risorse, umane e materiali, disponibili. Pur restando gli unici a credere nella collaborazione tra Istituzioni rinnoviamo la disponibilità nel concretizzare quanto si è detto più volte nei tavoli tecnici convocati nei mesi scorsi».

Il primo cittadino barcellonese, infine, chiama in causa il Comune di Milazzo affinché «voglia dare, conseguentemente, il proprio supporto collaborativo nei limiti delle sue competenze e delle capacità operative».

A MILAZZO INSORGE L’OPPOSIZIONE. I quattro consiglieri di opposizione Lorenzo Italiano , Damiano Maisano, Pippo Crisafulli e Alessio Andaloro  in una nota attaccano il sindaco Pippo Midili sulla posizione presa e i dubbi sulla sicurezza dell’opera. “Su questa bretella si sono spesi fiumi di parole, fatti, ragionamenti, soluzioni alternative di tutto e di più. Dichiarazioni della serie “me la vedo io, in 15 giorni tutto sarà pronto” chi protestava veniva subito tacciato” -scrive la minoranza consiliare  – oggi addirittura il sindaco di Milazzo invoca l’intervento della magistratura.Quando i politici falliscono nelle loro promesse la responsabilità è di altri. Come se vivessimo questa realtà su Marte e non su 200 metri di ponte, questa è la distanza che separa il comune di Barcellona da Milazzo. Non si va all’apertura della bretella così “non ho responsabilità”, contestando che non è stata eseguita secondo il progetto.

«I Sindaci di Milazzo e Barcellona sono parte delle procedure messe in essere – sottolineano – a loro è stata inviata tutta la documentazione relativa alle fasi progettuali. Non c’è scusa nel dire “io non vedo non sento e non parlo”. Nella fase di esecuzione dei lavori se l’opera non rispondeva al progetto così come si afferma il Sindaco di Milazzo, doveva con i propri tecnici contestare la fase di esecuzione. L’illuminazione e le piazzole che fanno parte della messa in sicurezza devono essere contestate da subito. È facile oggi dopo mesi dire la bretella non è a norma quindi non vado per l’apertura. Ma le contestazioni sono state fatte? Esiste corrispondenza tra la città metropolitana e il genio civile? L’assessore Regionale alle infrastrutture ei suoi tecnici cosa ne pensa della denuncia del Sindaco di Milazzo che la bretella a mare sul fiume del Mela non è in sicurezza? Quali provvedimenti sta adottando dopo le contestazioni autorevoli dell’Ing.Sciacca già Direttore del Genio Civile di Messina?Oggi dopo i fallimenti delle promesse politiche su questa vicenda del deputato del suo Sindaco dell’assessore Regionale Arico’ , implorano l’intervento della magistratura per salvarsi il di dietro. Di questi nessuno ha responsabilità?», concludono.

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Laveritá
Laveritá
10 mesi fa

Mitili che si considerava l’ideatore della bretella dovrebbe avere il coraggio di dire: ho sbagliato, sono un pessimo amministratore (cosa che già sappiamo) non ho competenze, ringrazio chi mi ha votato, ma mi dimetto.

milazzenese
milazzenese
10 mesi fa

oooo Pippo piiippo

Doc
Doc
10 mesi fa

Pippo , Pippo, Pippo ….ed il popolo muccalappuni sta ancora appresso a lui .. sembra che tutti abbiano dimenticato le promesse e le scese in campo….
La politica è incapace di assumersi le proprie responsabilità… Sopratto il sindaco Midili

uomodellastrada
uomodellastrada
10 mesi fa

i cittadini milazzesi chiedono un Commissario ad acta e scioglimento consiglio e giunta: salvateci da sti dilettanti allo sbaraglio

Bretella
Bretella
10 mesi fa

Scarsi e incapaci sindaci & deputato diventerà ma quando non si sa!!

Laveritá
Laveritá
10 mesi fa
Reply to  Bretella

E ancora non abbiam visto nulla …invito tutti a ricordarlo nelle prossime elezioni senza farsi raggirare da promesse di posti d lavoro o incarichi vari