L’ha adescata su Instagram e poi l’avrebbe violentata. Ieri mattina la Polizia di Stato ha dato esecuzione alla misura della custodia cautelare in carcere emessa a carico di una persona ritenuta responsabile di violenza sessuale nei confronti di una minorenne.

L’attività rappresenta l’epilogo di recenti indagini condotte dalla Squadra Mobile di Messina con il coordinamento della Procura di Barcellona, a seguito della denuncia della minore che, nella mattinata del 25 luglio ha segnalato alla  Procura di essere stata vittima di una violenza sessuale, commessa nella notte del trascorso 8 luglio, ad opera di un ragazzo residente nel Comune di Milazzo.

La vittima, originaria di un paese limitrofo, ha riferito di aver conosciuto l’indagato tramite instagram e di avere instaurato con lui un’amicizia di tipo “virtuale”. Successivamente, dinanzi alle insistenze dell’uomo, ha accettato di incontrarlo concordando un appuntamento in una nota piazza di Milazzo ove l’indagato giungeva a bordo della propria autovettura, invitandola a salire.

Dopo un breve tragitto, l’ha condotta in un terrapieno poco frequentato e illuminato della Spiaggia di Ponente e qui, approfittando della condizione di particolare fragilità della minore, nonostante il secco rifiuto dalla stessa manifestato, ha iniziato a molestarla ed ha continuato malgrado i pianti, le urla e le continue richieste di essere riaccompagnata.

Le indagini sono state avviate nell’immediatezza dalla sezione specializzata contro i reati a sfondo sessuale della Squadra mobile di Messina, di concerto con la Procura di Barcellona Pozzo di Gotto, coordinata dal Dott. Giuseppe Verzera, che hanno effettuato una mirata attività d’indagine che, in tempi stretti, ha consentito di riscontrare quanto in precedenza ricostruito minuziosamente dalla ragazza.

Il Giudice per le Indagini Preliminari, su richiesta della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Barcellona Pozzo di Gotto, ha applicato la misura cautelare della custodia in carcere a carico dell’indagato.

 

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Vita
Vita
1 anno fa

Castrazione
Ma no chimica chirurgica

Antonio
Antonio
1 anno fa

Perché non scrivete il nome di un “presunto” maniaco sessuale?

Lulu
Lulu
1 anno fa

Se tutto è vero Massima solidarietà alla ragazza, ma la campana si sente sempre con due orecchie. Se poi qualcuno mi spiega come si fa a salire su una macchina con un soggetto sconosciuto… E se qualcuno mi spiega perché non è scesa dalla macchina prima di arrivare nel terra pieno e perché non ha t

Ottobre
Ottobre
1 anno fa
Reply to  Lulu

Stai parlando di un uomo che porta la macchina e di una minore. Secondo te, chi aveva il maggiore senso di controllo della situazione? E se per timore della situazione – magari l’ha portata in un posto isolato – ha cercato d’essere accondiscendente per non farlo arrabbiare? Che ne sai se ha anche

Ottobre
Ottobre
1 anno fa
Reply to  Lulu

(segue) – un coltello, se l’ha intimidita dicendole che l’avrebbe picchiata. Lei ha comunque detto di no, che non voleva avere rapporti. E se sei un uomo con una coscienza a quel punto, ti fermi. Non capisco come si fa a colpevolizzare lei che è una minore, sembra che vi siete dimenticati tutti

Ottobre
Ottobre
1 anno fa
Reply to  Lulu

(segue parte tre) com’è essere adolescenti. Gli adolescenti di oggi sono social, è innegabile. Io non metto in dubbio una ragazza/o che ha deciso di denunciare. Me la prendo con chi mostra un supporto per questi ragazzi, attenzioni, per poi finire per fargli del male.

Peppe
Peppe
1 anno fa

Purtroppo ci sono “cosiddetti ” uomini che fanno vergognare . Piena solidarietà alla ragazza vivete la vostra giovinezza in allegria e spensieratezza nonostante certi energumeni vorrebbero impedirlo.

Antonello
Antonello
1 anno fa

Maledetti social