Verrà presentato sabato primo luglio, alle 10.30, a Palazzo d’Amico il libro “Saudades” in doppia versione (italiano e portoghese) scritto da Cássia Regina Milani Gomes. All’evento sarà presente anche Rosy Calamita, Console Onoraria del Brasile in Sicilia.

Cássia Regina Milani Gomes è brasiliana di San Paolo ma da trent’anni abita a Pace del Mela. In Brasile insegnava e svolgeva l’attività di pedagoga per l’infanzia. «Dopo tanti anni adesso – dice – ho coronato il mio sogno con la pubblicazione di questo primo libro in due versioni, italiano e portoghese, il cui titolo è “Saudades”. Qui in Sicilia sono insegnante di portoghese per la Lute (Libera Università della Terza Età) a Milazzo, ed ho insegnato anche a Pace del Mela-Giammoro e Spadafora. Questo libro è l’espressione intensa della mia saudade per il mio tanto amato Brasile»

Tratto dal libro: ” Il viaggio perfetto”. Giorno 6 di dicembre del 2018.

《È arrivato il momento di tornare a casa, con le valigie, con le fotografie, con il passaporto e con la mia saudade. È arrivato il momento di prendere l’aereo dei sogni e continuare la mia storia, dopo tre lunghi anni di assenza. È mattino, gli uccellini brasiliani dal petto giallo “ Bem ti vi” sono già a salutarmi, così piccoli, ma con il cinguettio davvero forte e pieno di allegria. Sento il profumo intenso del caffè appena preparato dalla mia cognata Suzanne ad augurarmi il benvenuto, la tavola è apparecchiata con il gustoso “pão de queijo”, con il succo di maracujá, il mango, la “pamonha” fatta con il mais, che mi piace molto e la papaia.

Dopo venti giorni vissuti intensamente nella casa del mio caro fratello Riccardo, cognata Suzanne e dei miei nipoti Yan e Riquinho è arrivato il momento di partire da São José do Rio Preto per continuare la mia avventura. Abbracciarvi, fratello Mario, cognata Lucy, nipoti Barbara, Renato, Thays e Dom, dopo aver trascorso le feste di Natale e Capodanno tutti insieme, partire è veramente difficile. Abbracciarvi, fratello Antonio, cognata Marianna, nipoti Beatriz e Manuela, salutarvi dal pullman, sembra così facile, ma non lo è. In questo lungo abbraccio, ad uno ad uno, le lacrime sono come una fontana zampillante che non smette di sgorgare l’acqua. Cosa fare? Salgo sul pullman, ma le lacrime sono ancora più intense, meno male che accanto a me fino a Catanduva non si è seduto nessuno!

Come fare? Mi chiedo come vivere senza di voi?! Alla città di Catanduva, salgono altre persone e il posto accanto a me non è più libero. Per consolare il mio cuore, comincio ad ascoltare un po’ di musica con le cuffie e le mie lacrime si fermano! Si parte! Mi consola l’idea che fra una settimana con Riccardo e la sua famiglia ci rivedremo di nuovo a Trindade – Rio de Janeiro. Come previsto dopo una settimana, mentre sono in acqua nell’immensità dell’Oceano Atlantico, sotto il sole meraviglioso di 40° di Trindade, con un bicchiere di caipirinha in mano, sento ad un tratto una voce che mi chiama: “Cássiaaaaaaaaa!” e vedo arrivare da lontano Riccardo con il suo sorriso e una grande voglia di stare ancora insieme un paio di giorni!

Trascorriamo quattro giorni meravigliosi, mare, sole, tanta birra Skol, caipirinha, la mucheca di pesce, l’acqua di cocco e le lunghe camminate in mezzo alla Mata Atlantica. Ritornare in Italia sarà difficile questa volta, perché dopo la morte di nostra madre sei anni fa e la morte improvvisa di nostro padre l’anno scorso, siamo tutti e quattro fratelli diventati orfani, i nostri genitori non ci sono più. Mi mancherà tantissimo di questa bella vacanza di 45 giorni, il dialogo, l‘allegria di condividere un pranzo insieme, un pomeriggio a bere una birra, i progetti di lavoro… insomma la complicità che c’è fra noi fratelli》