CONCORSO OGGI MILAZZO IN CLASSE / MEDIA LUIGI RIZZO. Il 23 ottobre 2023, saranno 58 anni da quando venne inaugurata la nuova sede di via Risorgimento della scuola media Luigi Rizzo. Fu chiamata così in onore a un gran ammiraglio della Reggia Marina Italiana, soprannominato l’Affondatore, per via delle imprese che lo hanno reso l’eroe che tutti conosciamo; conte di Grado e di Premuta, nato a Milazzo l’8 ottobre 1887,ancora oggi detentore del record di marinaio più decorato d’Italia.

Non è un caso che la Marina Militare celebra la propria giornata il 10 giugno ,che coincide con l’Impresa di Premuda. La scuola è sempre stata fiera di portare il nome di un eccellente cittadino milazzese, uno dei più grandi eroi della prima Guerra Mondiale. La scuola media Luigi Rizzo ha dedicato all’ammiraglio, nel corso degli anni, tante attività:concorsi di pittura, di poesia,incontri e interviste con i suoi discendenti. Le sue imprese sono state leggendarie. Ufficiale della marina mercantile, dopo avere conseguito, nel 1912, il grado di sottotenente di vascello di complemento viene promosso per meriti di guerra tenente di vascello e nominato comandante di squadriglia Mas.

Svolse la sua attività principalmente nelle acque del golfo di Trieste. Dopo l’abbandono di Grado in seguito alla ritirata di Caporetto, Rizzo continuò la sua attività sui Mas e condusse la sua squadriglia attraverso i canali navigabili della laguna veneta per fermare le pattuglie dell’esercito nemico che avanzavano verso il Tagliamento e il Piave. La sua impresa più famosa fu l’affondamento della corazzata austriaca Santo Stefano al largo dell’isola di Premuda nel 1918. Capitano di vascello nel 1925, ebbe nell’ottobre 1932 la nomina a contrammiraglio e nello stesso tempo gli fu conferito il titolo di conte di Grado. Partecipò anche alla guerra d’Etiopia, nel 1936 e ,nello stesso anno, fu nominato ammiraglio di divisione della Riserva Navale per meriti straordinari. Il 10 giugno del 1940 all’entrata in guerra dell’Italia, si occupò della lotta antisommergibile nel canale di Sicilia.

L’otto settembre del 1943,quando l’Italia firmò l’armistizio, ordinò il sabotaggio dei transatlantici e dei piroscafi italiani affinchè non cadessero in mano ai tedeschi e per questo fu arrestato dalla Gestapo. Liberato al termine del conflitto morì a Roma il 27 giugno 1951 a causa di un tumore al polmone. Alla sua morte il poeta e amico D’Annunzio, su richiesta dei milazzesi, scrisse la dedica dell’iscrizione che sarebbe stata incisa su una medaglia d’oro. È bello pensare che lo spirito indomito di un tale uomo possa essere stato fonte di ispirazione per gli studenti che sono passati da qui e per quelli che passeranno.

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