La consegna della droga

Non solo cotolette, braciole e arrotolati ma anche sostanze stupefacenti nella propria abitazione. Stamattina, all’alba, i carabinieri della Compagnia di Milazzo guidata dal capitano Andrea Maria Ortolani, hanno arrestato ai domiciliari un macellaio di  55anni, già noto alle Forze dell’Ordine, per il reato di “detenzione e traffico di sostanze stupefacenti”.

L’operazione è il risultato degli esiti di un’attività investigativa, condotta dai Carabinieri della Compagnia di Milazzo, articolata attraverso intercettazioni telefoniche, ambientali e servizi di osservazione che hanno permesso di ricostruire una sistematica attività illecita di spaccio da parte dell’indagato.

«Sulla base degli elementi emersi – si legge in una nota stampa – è stato accertato che l’uomo concordava telefonicamente gli appuntamenti con i presunti acquirenti, i quali si recavano presso la sua abitazione per acquistare lo stupefacente pattuito. Gli appuntamenti, captati dai militari durante l’attività delle intercettazioni, sono stati anche documentati attraverso video riprese che hanno evidenziato i vari momenti in cui i “clienti” si recavano presso l’abitazione dell’indagato per acquistare la droga pattuita. Il 55enne incontrava gli acquirenti indossando una mascherina FFP2 appositamente modificata, nella quale occultava lo stupefacente da cedere».

Durante lo svolgimento dell’attività investigativa dei militari che ha portato all’esecuzione del provvedimento cautelare emesso dal Gip del Tribunale di Barcellona, su richiesta della Procura (è stato applicato il braccialetto elettronico), i Carabinieri nel maggio 2022 avevano già controllato il 55enne. Nell’occasione, all’esito di una perquisizione personale, estesa anche alla sua abitazione, i militati hanno trovato nella sua disponibilità 11 confezioni di cocaina e circa 96 grammi di hashish. Nella circostanza venivano trovati strumenti funzionali alla preparazione di dosi per il successivo spaccio, quali bilancini di precisione, rotoli di cellophane e buste. In particolare, proprio le buste erano caratterizzate dal logo della macelleria gestita dall’indagato, verosimilmente utilizzate per non destare sospetti e “sfuggire” ad eventuali controlli.

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Cittadino che riflette
Cittadino che riflette
1 anno fa

Macelleria ” La Stupefacente” sconti su tutti i preparati!

Onesto
Onesto
1 anno fa

Niente nome è cognome. Non fare domande….

Alessio
Alessio
1 anno fa

Quando si trattava di sputtanare un consigliere comunale si pubblicavano nomi cognomi e dichiarazioni dei redditi magari con belle insinuazioni di delinquenza, oggi si pubblica una notizia di uno arrestato con “11 confezioni di cocaina e circa 96 grammi di hashish” e niente nome… complimenti!

Ciccio
Ciccio
1 anno fa

Come era il filetto ?? Stupefacente

Antonio
Antonio
1 anno fa

Si ma ku è?, così non vado nella sua macelleria